![Il professore insegnava filosofia in un liceo del ponente genovese banchi di scuola](/images/banchiscuolap39526p40032.jpg)
Pena confermata in cassazione per il prof di filosofia di un liceo del ponente genovese accusato di abusi sessuali nei confronti di una studentessa 18enne. L'uomo, 55 anni, è stato portato nel carcere di Pontedecimo dove dovrà scontare 11 anni e tre mesi di reclusione.
La vicenda
L'insegnante era stato accusato di violenza sessuale, adescamento di minore e cessione di stupefacente nei confronti di due allieve minorenni, ma sia in primo grado sia in appello è stato riconosciuto colpevole degli abusi su una sola alunna, mentre per la seconda è stato prosciolto per mancanza di querela. Secondo l'accusa, il professore avrebbe prima fatto bere e offerto droghe leggere alle due e poi ne avrebbe abusato. La procura aveva chiesto 12 anni.
Le indagini, coordinate dal pm Gabriella Dotto, erano partite dopo la denuncia della mamma di una delle ragazze, assistita dall'avvocato Vincenzo Lagomarsino, ai carabinieri. Le giovani, con problemi di fragilità, avevano conosciuto il docente allo sportello psicologico della scuola.
La versione del prof
Il professore ha ammesso di avere una relazione con la 18enne, iniziata durante l'ultimo anno di liceo, e sostiene - tramite i suoi legali Matteo Mezzapesa e Andrea Vernazza - che la frequentazione fosse alla luce del sole, nota agli amici della ragazza e agli stessi genitori. "Si definivano fidanzati, con reciproci scambi di 'ti amo' come testimoniato anche in aula dai testimoni", spiega Mezzapesa.
L'accusa di manipolazione
Per l'accusa, invece, ci sarebbe stata una presunta attività di manipolazione nei confronti di questa ragazza che formalmente avrebbe acconsentito ma solo perché indotta dall'adulto, che ha già scontato tre anni di domiciliari e ora si trova in carcere.
IL COMMENTO
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