Cronaca

Weekend da incubo per la vallata, tra i cantieri autostradali, gli interventi sul Nodo di Genova e la strada "del Turchino" con un elevato grado di deterioramento
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VALLE STURA - Vivere nell'entroterra è già di per sé una scelta meno scontata e per questo meno comune: non ci sono gli agi e gli svaghi che può offrire una grande città, significa spesso vivere 'da pendolari', si sceglie una dimensione più ristretta in cui costruire una casa e una famiglia. Ma diventa una scelta ancora più difficile di fronte ad una situazione di vero e proprio isolamento, tra ferrovie in manutenzione, frane e strade deteriorate, cantieri autostradali che costringono i residenti ad ore e ore di coda o mirabolanti percorsi a ostacoli tra scambi di carreggiata, entra ed esci sulle strade provinciali o persino viaggi incredibili. Come quello previsto per questo weekend, in cui sulla autostrada A26 è scattata la chiusura al traffico del bivio A26/A10 Genova-Ventimiglia fino alle ore 6 di lunedì provenendo da Gravellona Toce verso Genova per lavori. 

Impossibile per chi scende svoltare verso Genova e il Levante Ligure: per raggiungerli la soluzione è andare verso Ponente, uscire ad Arenzano, percorrere la rotonda all'uscita del casello e quindi rientrare in A10 verso il capoluogo ligure. L'alternativa è risalire dalla A26 verso la diramazione Predosa-Bettole e quindi arrivare a Genova attraverso la A7. Lo stesso accadrà il prossimo fine settimana, dalle ore 22 di venerdì 25 febbraio fino alle ore 6 di lunedì 28 febbraio, per i lavori nella galleria 'Madonna delle Grazie III'. Il tutto con il solito 'traffico' del weekend di piemontesi che scendono verso la riviera, tanto che sulla A10 di prima mattina sono già 4 i km di coda segnalati tra Arenzano e Celle Ligure per lavori, dato che i cantieri si trovano anche lì. 

Ma per la serie "le disgrazie non vengono mai sole" dalle ore 14.00 di sabato 19 alle ore 4.00 di lunedì 21 febbraio 2022, per lavori di potenziamento infrastrutturale nel Nodo di Genova, troviamo diverse variazioni alla circolazione dei treni che tra Genova e Arquata Scrivia/Novi Ligure possono modificare l’orario anche con anticipi, mentre Genova e Acqui Terme sono parzialmente cancellati e sostituiti con bus tra le stazioni di Campo Ligure-Masone e di Genova Brignole. E il paradosso è che i bus sostitutivi percorrono le autostrade, trovandosi imbottigliati negli stessi cantieri da cui uno sperava di fuggire col treno. 

Sempre in queste ore è tornata a destare preoccupazioni la situazione della strada statale 456 "del Turchino" all'altezza del km 71,800, poiché "in prossimità della rotonda di Belforte Monferrato è stato rilevato un grado di deterioramento dell’infrastruttura più esteso del previsto oltre alla presenza di acqua nel terrapieno al di sotto della carreggiata che potrebbe compromettere la solidità del corpo stradale". Per questo motivo è scattata la chiusura al transito per tutte le categorie di veicoli e non più soltanto per i mezzi pesanti, "per consentire di proseguire in sicurezza le operazioni di rivestimento del muro di sostegno tramite una struttura in pietra e acciaio ricoperta con calcestruzzo", scrive Anas in una nota. E indovinate un po'? Il percorso alternativo è costituito dalla rete autostradale.

Ad ogni modo lunedì 21 febbraio sarà eseguita la valutazione tecnica finalizzata a determinare le tempistiche di riapertura al traffico della statale almeno per i veicoli leggeri. Sul tratto sono presenti segni di cedimento per una lunghezza di circa 25 metri, e in seguito all’alluvione di ottobre ha determinato un progressivo aggravarsi delle fratture di scivolamento del muro di sostegno che ha condotto a istituire il senso unico alternato e, a gennaio, il presidio di maestranze 24 ore su 24. Le lavorazioni in corso sono finalizzate a mettere in sicurezza il muro di sostegno della strada evitando il progressivo cedimento del corpo stradale. Un secondo intervento consentirà di ripristinare la circolazione lungo entrambe le corsie eliminando così il senso unico alternato.