GENOVA - "Da quando ci sono i cellulari i ragazzi in classe sono più distratti, la nostra è una lotta continua contro questo strumenti tecnologici, l'unica arma che abbiamo sono i voti di condotta, sì, grazie all'uso dei telefonini è stravolta anche la scrittura, alcuni scrivono maiuscolo e il corsivo non esiste più...".

E' la disanima della scuola al primo giorno di lezioni del nuovo anno scolastico da parte di Stefano Peruzzotti, prof di meccanica del Galilei, scuola compresa nell'istituto tecnico commerciale di piazza Sopranis di Di Negro con Einaudi e Casaregis, una cittadella di 1300 studenti e 160 insegnanti.
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