
GENOVA - Tre giorni prima della presentazione alla stampa una area limitrofa al nuovo Palasport di Genova è stata sequestrata per un infortunio sul lavoro. Un operaio egiziano di 31 è precipitato da oltre tre metri di altezza nell'area dove verranno collocate le scale mobili che collegheranno i vari piani dell'edificio.
L'uomo era finito in codice rosso all'ospedale San Martino da dove è stato poi dimesso con una prognosi di 10 giorni. Secondo quanto ricostruito dagli ispettori della Asl3, l'operaio stava lavorando a un cassero quando un pannello avrebbe ceduto "forse per le precarie condizioni di sicurezza". L'infortunato avrebbe messo un piede sul cassero per avvitare un pannello di cartongesso ma ci sarebbe stato un cedimento di un pannello facendolo precipitare. L'operaio è dipendente di una ditta, la Ecoges srl che operava in subappalto per la Atir spa a sua volta in subappalto dalla Cds Holding, la società che sta portando avanti l'operazione Waterfront Levante e che ha rivenduto al Comune di Genova l'arena sportiva del Palasport, ristrutturata e configurata come da disegno dello studio Renzo Piano, per 23 milioni.
Il sequestro è stato convalidato e il fascicolo è passato dal pm di turno Marcello Maresca alla collega Arianna Ciavattini, del pool Salute e lavoro coordinato dall'aggiunto Francesco Pinto. Adesso gli ispettori della Asl, coordinati dall'ingegnere Gabriele Mercurio, stileranno le prescrizioni per la società viste le "palesi violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro". Una delle due società appaltatrici avrebbe già ricevuto tre prescrizioni nelle scorse settimane.
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