Cronaca

Una escalation di violenza che preoccupa non poco le forze dell'ordine
1 minuto e 11 secondi di lettura

GENOVA - Giornata di scontri tra tifosi genoani e sampdoriani quella di ieri, dove inizialmente due gruppi si sono fronteggiati fino all'intervento delle forze dell'ordine in piazza Alimonda.

Le prime informazioni dicono che tra i gruppi blucerchiati si sarebbe sparsa la voce di un'aggressione a un tifoso sampdoriano, di qui la decisione di organizzare una spedizione punitiva. In piazza Alimonda, da sempre un covo rossoblù, erano radunati diversi tifosi per seguire la partita tra il Genoa e il Milan. Ma la paventata aggressione non ci sarebbe mai stata.

Negli scontri ci sono stati almeno 4 feriti. Due mezzi delle forze dell'ordine sono stati danneggiati. Indagini della Digos per individuare i tifosi sampdoriani responsabili di un successivo attacco agli agenti.

Dopo gli scontri del pomeriggio altri problemi nella zona di Ponte Carrega vicino a piazzale Adriatico, nel quartiere di Staglieno. Un gruppo di tifosi genoani ha voluto vendicarsi dell'aggressione subita nel pomeriggio andando in un club di ultras blucerchiati in quel momento vuoto, devastandone gli interni. Sul posto sono intervenute le forze dell'ordine e i vigili del fuoco per un principio d'incendio.

I gruppi più caldi della tifoseria genoana nel pomeriggio erano a Milano per seguire la squadra ma una volta ricevute notizie di quanto accaduto in piazza Alimonda hanno lasciato lo stadio per tornare a Genova. Dopo essersi radunati hanno deciso di fare il blitz a ponte Carrega. Una escalation di violenza che preoccupa non poco le forze dell'ordine.