Cronaca

A preoccupare i residenti è il senso di impunità con cui hanno agito queste persone, che alle 9 di sera "girano col coltello e lo lanciano contro una parete come se fosse il loro parco giochi"
49 secondi di lettura

GENOVA - C'è chi sentendo le grida e il rumore del coltello lanciato contro il muro si è barricato in casa e chi invece si è affacciato a protestare, ottenendo una risposta polemica dal piccolo gruppo di persone che attorno alle 21 di ieri sera si è "divertito" a lanciare ripetutamente un coltello contro il murale di Vico della Rosa dedicato al giornalista simbolo della lotta antimafia Peppino Impastato.

A preoccupare i residenti non è il bersaglio, "probabilmente non sapevano nemmeno chi fosse Peppino" spiega Andrea Piccardo, proprietario del negozio di fronte al murale (che a breve verrà risistemato), ma il senso di impunità con cui hanno agito queste persone "che girano col coltello e lo lanciano contro una parete come se fosse il loro parco giochi".

"Non abbiamo bisogno di essere riqualificati, siamo già qualificati - dichiara Piccardo -. Questa è la vita delle persone, bisogna poter girare senza la paura di rientrare a casa presto, poter fare commercio senza che il cliente possa spaventarsi e girare i tacchi".

ARTICOLI CORRELATI

Venerdì 24 Marzo 2023

Mafia, Giovanni Impastato presenta "Mio Fratello"

Il ricordo di Peppino Impastato sopravvive anche grazie ai giovani che "si sono legati alla sua figura, soprattutto quei giovani che si avvicinano a noi, conoscono la sua storia"