Cronaca

I video dei blitz di bulli in piena notte fanno infuriare i cittadini, "servono più controlli o ci penseremo noi". Il presidente del Municipio Colnaghi invita alla calma: "Fate denunce, ma nel nostro territorio ci sono troppi centri per minori stranieri"
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GENOVA -Passeggiate da bulli con tanto di saltelli sui tetti delle auto (foto a destra), scooter sbattuti per terra, il finestrini di un furgone infranto a calci (foto a sinistra), furti negli abitacoli delle auto posteggiate.


Il degrado di Di Negro e San Teodoro è visibile in una serie di video registrati dalle telecamere di sorveglianza di un privato che hanno ripreso le notti folli di bande di giovanissimi balordi fanno il giro delle chat di quartiere e indignano gli abitanti di Di Negro e San Teodoro, che sono pronti a farsi giustizia da sè, "se non ci tutelano le forze dell'ordine lo faremo noi".

Dietro l'angolo, fra l'area del terminal Traghetti e la fermata della metropolitana, insomma lo spettro delle ronde.

Una eventualità che sorprende e da cui prende le distanze Michele Colnaghi, presidente del Municipio Centro Ovest, che ammette il problema, "nel dicembre dello scorso anno abbiamo incontrato ed effettuato un sopralluogo in quel tratto di ponente insieme all'assessore alla Sicurezza del Comune di Genova Sergio Gambino. Dopo quella nostra denuncia la situazione è migliorata anche grazie ai controlli svolti con puntualità dalle forze di polizia in ogni ora della notte. Ora però non so se quell'attenzione da parte di polizia, carabinieri e polizia locale, sia rimasta alta, lo verificheremo. Di certo la risposta da parte dei cittadini non può essere quella delle ronde, che sono illegali, ma devono invece partire dalle denunce, dalla legalità. Segnalate ogni reato che vedete o subite, questa è l'unica strada per ottenere più controlli".

Colnaghi poi ammette che a fare aumentare il livello di degrado a Sampierdarena e dintorni è il numero di centri di accoglienza per minori stranieri non accompagnati: "Sul territorio di Sampierdarena, dati alla mano forniti l'anno scorso dall'assessore ai Servizi Sociali di Genova Lorenza Rosso, ce ne sono ben sette su totale di 21".

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