
GENOVA - Ci sono anche dei liguri nel team di esperti internazionali che sta lavorando da giorni per salvare lo speleologo americano rimasto bloccato a mille metri sottoterra nella grotta Morca, nella provincia di Mersin in Turchia.
Mark Dickey, l'uomo di 40 anni, si è sentito male il 2 settembre mentre si trovava sotto alle montagne del Tauro. Una emorragia gastrointestinale, ha spiegato il team di medici che è riuscito a intervenire per curarlo all'interno della grotta.
La richiesta d'aiuto è arrivata anche in Italia, dove si è mosso il Soccorso alpino nazionale. Del gruppo subito partito fanno parte anche 4 tecnici liguri (tra cui un tigullino e un genovese) altamente specializzati per interventi di questo tipo in ambienti particolarmente difficili.
Le operazioni di risalita sono iniziate ma non si può procedere ovviamente in maniera spedita, anche perchè le operazioni sono rese ancora più lente dalle condizioni dell'uomo. Ora ad occuparsi di lui è proprio il team italiano che lavora alternativamente con due squadre da dieci persone ciascuna (12 ore di lavoro a testa).
"Nella serata di ieri, dopo averlo preso in carico a quota -680 metri, l'uomo è stato portato fino a -500 metri. Qui è stata necessaria una delle tante soste indispensabile per proseguire le cure mediche e utile a consegnare la barella al successivo team di soccorso internazionale che, in queste ore, sta progredendo verso l'uscita", fanno sapere dal team.
"La progressione procede in punti molto stretti e caratterizzati dalla presenza di fango ed acqua, con le tempistiche tipiche dei recuperi in profondità, lo speleologo americano è collaborativo, agevolando quindi l'operato dei tecnici - si legge -. Allo stesso tempo, i soccorritori che hanno terminato il proprio impegno in profondità stanno fuoriuscendo dalla grotta raggiungendo nuovamente il campo base".
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