Cronaca

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LOANO - Nascondeva la droga all'interno dei motori dei condizionatori di un esercizio commerciale, ma la presenza dello stupefacente non è sfuggita al fiuto del commissario Lupo. Così notte tra venerdì 4 e sabato 5 agosto gli uomini del nucleo di sicurezza 4rbana delle polizie locali di Finale Ligure, Loano e Savona hanno arrestato un marocchino di 61 anni (e in Italia da 30 anni) per spaccio.

Venerdì scorso gli agenti erano impegnati in un servizio di contrasto allo smercio di sostanze stupefacenti sul territorio di Loano, quando è stata segnalata loro la presenza (in via Azzurri d'Italia, nei pressi del Bingo) di un soggetto che, a tutte le ore del giorno e della notte, incontrava diverse persone, con le quali scambiava dosi di droga.

Dopo aver osservato per qualche tempo le mosse dell'uomo, verso la mezzanotte e un quarto gli operatori hanno deciso di intervenire e sottoporre lo straniero a perquisizione. Questi ha subito negato di essere in possesso di stupefacenti, ma gli agenti non hanno creduto alla sua versione e hanno chiesto il supporto dell'Unità Cinofila.

A Lupo sono bastati pochi minuti per individuare, all’interno di un tubo della staffa che bloccava i condizionatori, un sacchetto di nylon trasparente termosaldato contenente circa 21.15 grammi di droga in polvere/pietra di colore bianco (tipo cocaina).

Dapprima lo straniero ha negato con enfasi che la droga fosse sua. Nel farlo, con una mano ha cercato di nascondere dietro una paratia disfarsi di 5 dosi di cocaina che teneva in tasca. Gli agenti, però, hanno notato la sua mossa e lo hanno sottoposto a perquisizione: addosso gli hanno trovato altre 10 dosi di cocaina contenute in involucri nylon verde per un totale di 15 dosi dal peso lordo di 9 grammi.

Dopo aver informato telefonicamente il Pm di turno, il sostituto procuratore della Repubblica Chiara Venturi, il 61enne è stato tratto in arresto. Dopo una notte nelle celle di sicurezza del comando di polizia locale di Savona, nella mattinata del 5 agosto lo straniero è stato processato per direttissima. L'uomo ha richiesto il diritto a termini di difesa. Successivamente il Gip Fiorenza Giorgi ha disposto il suo trasferimento presso il carcere di Marassi, dove resterà in custodia in attesa del processo.