Cronaca

Dopo la discussa norma approvata in Regione sui cacciatori Robin Hood viaggio nell' Associazione Genovese Arcieri del parco del Peralto fra sagome di cinghiali e di orsi
1 minuto e 43 secondi di lettura

GENOVA -La freccia scoccata con grande precisione infilza il pieno il cinghiale, e poi c'entra anche l'orso: siamo nei boschi del parco del Peralto, sulle alture di Genova: qui gli arcieri che amano scoccare le frecce contro gli animali ci sono, e sono pure tanti, e di ogni età, dai pensionati agli studenti. Solo che gli animali, quasi tutti a grandezza naturale, sono tutti rigorosamente di gomma dura. Semplici bersagli insomma, come conferma Claudio Donato, avvocato di San Fruttuoso e presidente dell'Aga, l'Associazione Genovese Arcieri del parco del Peralto, all'ombra del Castellaccio.



Addentrarsi nel regno degli arcieri dell'Aga significa fare un viaggio nell'altra faccia degli arcieri cacciatori che grazie alla recente concessione della regione Liguria adesso possono andare per boschi non solo a sparare con la doppietta ma anche con arco e frecce. Una decisione che ha suscitato molte polemiche, anche in Parlamento, anche se chi dice no alla liberalizzazione dei novelli Robin Hood anti cinghiali è in netta maggioranza, pure nel mondo dei cacciatori ufficiali.

Al Peralto ci sono tre campi per il tiro con l'arco sportivo, uno di 60 metri, altro di 70 e il terzo nel bosco per la pratica del tiro di campagna.

Gli animali di plastica utilizzati come bersagli, cinghiali, orsi, daini ed altri, sono conservati in una umida propaggine del vecchio Castellaccio.

Lassù al Righi con l'arco in pugno s'incontra anche una coppia di pensionati di Rivarolo, Riccardo Mantero, ex tecnico Ansaldo che ha insegnato a tirare alla compagna di origini filippine Sol (nella foto in alto a sinistra), ma pure una campionessa vera, come Rosalba Ricevuto, di San Fruttuoso, medaglia d'oro agli europei di Tallinn nel 2013 che ha imparato a tirare seguendo le lezioni e le gare della figlia. Tutti amano tirare con l'arco, ma solo per infilzare animali di plastica. "Potrei tirare agli animali solo se fossi costretta per fame, mai per divertimento" chiosa Rosalba Ricevuto, in perfetta linea con le parole di tutti gli altri arcieri Aga, compreso il presidente Donato che ammette: "Sempre stato contro la caccia, ci si può divertire anche colpendo gli animali di plastica".

ARTICOLI CORRELATI

Giovedì 06 Luglio 2023

Delitto della freccia, niente rito abbreviato: processo al via a ottobre

GENOVA - Non ci sarà nessun rito abbreviato per Evaristo Scalco, il maestro d'ascia che la notte tra l'1 e il 2 novembre 2022 ha ucciso con una freccia Javier Alfredo Miranda Romero. Lo ha deciso il giudice Alberto Lippini che ha rigettato l'istanza avanzata dagli avvocati Jacopo Pensa e Federico Pa