
GENOVA - E' andato in scena come previsto a mezzogiorno nella centralissima piazza Matteotti il flash mob organizzato dagli artisti di strada genovesi, per dire no alle modifiche del regolamento comunale che definisce tempi e modi delle loro performance. Musicisti, cantanti, giocolieri, da qualche settimana sono preoccupati.
Da quando, cioè, una mozione approvata dal centrodestra in consiglio municipale Centro Est è stata trasmessa al Comune con l'obbiettivo di modificare, non senza restrizioni, il già esistente impianto normativo. Anche se recentemente, in consiglio comunale, l'assessore alla Tradizioni Paola Bordilli, ha spiegato che il percorso di modifica del regolamento sarà lungo e affrontato dialogando con gli stessi artisti, questa mattina alcuni di loro hanno messo in scena una jam session "di protesta" tra canzoni dei Beatles e di De André, applauditi da genovesi e turisti.
"Siamo qui perché dire no alle strette sull'arte e perché sappiamo di poter dare qualcosa alla realtà sociale e culturale della nostra città, siamo qui per dire no alle strette su un regolamento comunale che delinea già efficientemente la nostra attività", dicono gli artisti di strada che, piuttosto, chiedono che ci siano più controlli a verificare l'applicazione del vigente regolamento. Nei giorni scorsi gli artisti hanno lanciato anche una petizione su change.org già firmata da quasi 2 mila persone. Tra le paventate modifiche al regolamento una limitazione all'uso di amplificatori e percussioni in determinate aree della città e una riduzione degli orari in cui è possibile esibirsi.
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IL COMMENTO
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