Cronaca

Gli inquirenti vogliono capire, ad esempio, se avesse fatto uso di droghe
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SANREMO - L'autopsia potrebbe fare luce nel caso del giallo avvenuto nel carcere di Sanremo per la morte di Luca Volpe, detenuto 31enne in prigione per l'omicidio del nonno che lo aveva cresciuto, trovato morto nella sua cella di isolamento all'alba di domenica.

La violenza, fatale per il 78enne, era avvenuta il 16 marzo del 2018 a Cantù, Como, tra le mura dell'abitazione in cui i due convivevano. Poi la condanna in primo grado dal tribunale di Como, nelle forme del rito abbreviato, per omicidio aggravato dalla crudeltà e il trasferimento nella città dei Fiori. 

A quanto pare, la lite, culminata poi nell'assassinio, ebbe origine dopo il rimprovero del nonno che aveva trovato il giovane in possesso di diverse quantità di stupefacenti. 

Uccise nonno a coltellate, trovato morto in cella a Sanremo - IL FATTO

Al momento non sono state ancora accertate le cause del decesso e ci sono molti interrogativi a cui rispondere. Gli inquirenti vogliono capire, ad esempio, se avesse fatto uso di droghe. È certo che avesse assunto del metadone poco tempo prima della morte, così come il fatto che era stato messo in isolamento solo qualche giorno prima al ritrovamento del cadavere.

L'esame autoptico è stato fissato per venerdì prossimo.

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