GENOVA -Giallo nel centro di Genova per un bossolo di una carabina a salve rinvenuto davanti all'ingresso del Caf della Cgil di via Cairoli 12: il ritrovamento è avvenuto l'altro ieri sul pianerottolo del secondo piano da parte di un'inquilina che ha poi avvertito i responsabili dello sportello del sindacato.
Sul posto sono poi giunti i poliziotti delle volanti e gli esperti della scientifica che hanno sequestrato il bossolo e effettuato i rilievi per tentare di trovare tracce di chi l'ha lasciato lì, forse a mo' di avvertimento. Da escludere che possa essere stato smarrito visto che si tratta (come si vede dalla foto) di un oggetto di metallo lungo circa dieci centimetri.
Il responsabile del Caf, Luciano Demelas, conferma che negli ultimi giorni non è accaduto nulla che possa fare pensare a una minaccia o un avvertimento nei confronti dell'ufficio. "Si qualche discussione è capitata, ma sono normali scambi di vista fra i nostri impiegati e gli assistiti, non abbiamo litigato con nessuno nè tantomeno avuto minacce, non credo che quel bossolo fosse indirizzato al nostro ufficio". Stesso copione da parte delle impiegate del centro anti violenza situato due piani sopra, al quarto piano, dove pure qualche minaccia in passato è arrivata da parte di uomini infuriati per essere stati lasciati dalla moglie o dalla fidanzata assistita dalle operatrici del centro. Smentisce di avere ospitato di recente persone che potevano essere armate anche il titolare dell'Hotel davanti al centro anti violenza: "Gli ultimi ospitati che potevano essere armati, alcuni militari, sono andati via due settimane fa".
Un piccolo mistero, insomma, su cui indaga la polizia: il bossolo in linea teorica potrebbe avere come obiettivo non il Caf ma il simbolo della sinistra come la Cgil, che potrebbe essere finita nel mirino di estremisti di destra, in linea con l'assalto alla Camera del Lavoro di Roma. Ma anche questa è solo un'ipotesi per ora senza nessun supporto.
Si è provato anche a collegare il bossolo a salve della carabina alla cartuccia a salve inviata 11 giorni fa nella sede della Samp di Corte Lambruschini con tanto di minacce all'ex presidente Ferrero e a Garrone, ma quella era una munizione di una pistola scacciacani mentre quella rinvenuta in via Cairoli è un bossolo di una carabina o di un fucile
IL COMMENTO
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