GENOVA: "Che bella la prima notte in casa" basta un messaggio a Marco Ferrera per spiegare tutta la grande emozione del rientro nella sua abitazione dopo cinque giorni da sfollato passati in tre diversi luoghi.
Sposato e padre di una figlia, la famiglia di Ferrera è una delle 37 che sono state sfollate dal civico 46 di via Posalunga alla vigilia di Natale per colpa di uno smottamento annunciato che ha danneggiato le abitazioni al primo piano, per fortuna evacuate due giorni prima dopo i primi cedimenti del costone.
A farli tornare in casa in tempi rapidi l'Agenzia del Demanio e la Protezione Civile del comune che si sono inventati un porta alternativa in un garage al posto dell'ingresso inutilizzabile per lo smottamento.
Fuori casa rimangono tre famiglie, due hanno trovato alloggio in casa di amici e familiari, una è ancora al Novotel di Sampierdarena, dove stati alloggiati anche Monica Frediani e Massimo D'Elia, che vivono al sesto piano, felici di rientrare, ma ancora amareggiati per avere lasciato i vicini di casa nell'Hotel.
Monica una volta in casa guardando la frana dal poggiolo appariva ancora scossa: "E' stato terribile vederla venire giù, ora tanti massi sono stati tolti, insomma un po' di lavoro è stato fatto, speriamo che riescano a metterlo in sicurezza"
La donna stamane ha racconta la prima giornata e la prima notte in casa: "Abbiamo cenato tutti e quattro, con la fidanzata di mio figlio Alessandro, contenti, ma è come si fosse fermato il tempo, nel lavandino c'erano ancora le tazzine usate per la colazione del 24 mattino che non avevo potuto lavare, la era casa fredda perché il riscaldamento era spento, la notte è stata un pochino movimentata. Ad ogni rumore mi svegliavo, stamattina siamo usciti per fare la spesa perché il frigo era vuoto e la roba che avevamo comprato per il cenone di Natale abbiamo dovuto buttarla via, comunque ora siamo felici...".
IL COMMENTO
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