Cronaca

Sul posto gli agenti della polizia locale monitorano il fronte che incombe sulle case
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GENOVA - Un appartamento sventrato dai massi caduti dalla parete rocciosa alle spalle di via Posalunga, nel cuore di San Martino e Borgoratti a Genova, e 46 persone evacuate: è questo il bilancio di una lunga vigilia di Natale iniziata alle ore 7:30, quando una grossa frana ha causato il distaccamento di grossi massi alle spalle dei palazzi 46 e 46 A. Proprio in uno di questi, al civico 46, erano già state fatte sfollare cautelativamente due famiglie due giorni fa, dopo che con le piogge intense si erano verificati altri piccoli smottamenti, prime avvisaglie legate alla grande quantità di pioggia caduta nei giorni scorsi, specialmente dopo un periodo di poche precipitazioni: fortunatamente era stata messa in atto questa misura, dato che una di queste due abitazioni è stata investita dalle rocce. Sotto shock uno dei proprietari, che a Primocanale ha commentato: "E' andata bene, due giorni fa i vigli del fuoco ci hanno fatto evacuare, questa mattina è crollato tutto e ora abbiamo un grosso masso sul divano..".

Da parte del Comune è stata allestita l’area di attesa presso il Centro Civico di Via Posalunga (civ. 12), dove sono stati accreditati, dai volontari del Gruppo Comunale, gli sfollati del civ. 46 di via Posalunga e dove sono stati distribuiti i pasti caldi alle persone evacuate. Gli abitanti hanno tutti ricevuto la proposta di essere alloggiati presso gli alberghi convenzionati con il Comune di Genova e trasportati con autobus di “AMT” con l’ausilio dei volontari. I cinque abitanti evacuati del civ. 46 A sono già stati alloggiati al “Novotel” nei giorni precedenti. Restano sul posto a presidiare l'area gli uomini della polizia locale anche durante il giorno di Natale.

Sul luogo della frana sono intervenuti anche i droni dei vigili del fuoco del nucleo Sapr (Sistemi Aerei Pilotaggio Remoto) che effettueranno una mappatura completa del fronte che incombe sulle palazzine. Presente anche l'assessore alla protezione civile Sergio Gambino. "Un ringraziamento a tutti quelli che sono intervenuti, vigili del fuoco, polizia locale, dipendenti e volontari della protezione civile e la direzione politiche sociali che hanno gestito l'emergenza. Si lavorerà il più rapidamente possibile per mettere in sicurezza il fronte franato al fine di garantire il rientro a casa".

Secondo i residenti, per questo evento le avvisaglie ci sono sempre state, anche se forse nessuno si sarebbe mai aspettato un crollo così consistente: la parete era spesso monitorata proprio a seguito di eventi atmosferici più rilevanti. Ma sulla messa in sicurezza - a parte un sistema di reti con cui gli edifici venivano protetti da piccoli detriti che si potevano di volta in volta distaccare - negli anni era stato aperto un contenzioso. La zona, infatti, non rientra nelle competenze comunali ed è oggetto di discordie perché era stata prima presa in concessione da una cooperativa e poi era tornata sotto la proprietà dell‘Agenzia del demanio.