Cronaca

A rischio anche le recenti nomine dell'ente camerale
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Vincenzo Bertino, presidente di Confcommercio, non poteva essere rieletto per la quinta volta. Questo quanto stabilito dal collegio arbitrale a cui si sono rivolte dieci categorie, in quanto Bertino non era "neppure candidabile, la sua elezione è invalidata e deve essere annullata". A rischio quindi la nomina di Enrico Lupi alla presidenza dell’ente camerale. Secondo il collegio sarebbero infatti nulli tutti gli atti assunti in questi mesi. 

Le dieci sigle che si erano opposte all'elezione di Bertino sono Federalberghi, Fipe, Sib, Ascom di Savona e Finale, Silb, Fimaa, Fida, Faita e Fiavet. Queste ultime avevano candidato Fabrizio Fasciolo, attuale presidente del Silb (locali da ballo). Il punto di partenza di tutta la vicenda è che lo Statuto prevede solo due rielezioni, Bertino è alla sua quinta e sebbene quello savonese non sia l'unico caso in Italia, potrebbero esserci dei risvolti clamorosi. 

"Grande soddisfazione per le sigle di Confcommercio che hanno visto salvaguardati i propri diritti nella sentenza di arbitrato del Tribunale di Savona, iniziata diversi mesi or sono, contro la rielezione del presidente provinciale Vincenzo Bertino. Il nostro unico scopo ed il messaggio forte era quello di tutelare la nostra Confcommercio, i suoi associati e la vita di una associazione che rappresenta moltissimo per il nostro territorio e la nostra economia” recitano in coro i presidenti e delegati Confcommercio che si sono opposti al modus operandi applicato negli ultimi anni" questo il comunicato diramato dalle sigle che sostengono la candidatura di Fasciolo. "Con la sentenza del 17 dicembre del lodo arbitrale di Savona, le sigle hanno così tutelato un lungo periodo di negligenza e mancanza di volontà per rinnovare ed adeguare l’associazione ma, soprattutto, la mancanza di trasparenza nei loro confronti e verso tutte le categorie rappresentate". 

La vicenda potrebbe per contro concludersi con un nulla di fatto, qualora il ricorso del presidente in carica andasse a buon fine. In alternativa verrebbe scelto un commissario per Savona da parte di Confcommercio nazionale, in attesa di nuove elezioni. Di fatto, però, la spaccatura all'interno dell'associazione vede i principali rappresentanti del commercio opporsi all'elezione di Bertino e degli atti assunti: una tegola per l'economia di tutta la provincia. 

"Ora desideriamo solo poter essere nuovamente rappresentati da persone motivate - si legge nel comunicato - rispettose del mandato di rappresentanza e dei rappresentati, persone in sintonia con il mondo economico attuale, le sue problematiche e le sue esigenze. Saremo i primi a rimboccarci le manichee per creare la nuova Confcommercio savonese che tutti meritiamo".