GENOVA - Ubriaco se ne andava in giro di sera barcollando nelle vie dell'angiporto di Caricamento con in braccio il figlioletto di appena otto mesi, l'uomo, un quarantenne, segnalato dai passanti agli agenti di una volante, per questo è stato bloccato dai poliziotti che hanno poi avviato ulteriori accertamenti sulle condizioni del bimbo.
Si è scoperto così che il piccolo vive con padre, appunto l'ubriaco, e la madre, in un'abitazione di San Teodoro in condizioni igieniche fatiscenti.
Gli agenti dopo ulteriori controlli nell'appartamento hanno accertato che il padre è un alcolista e la mamma ha problemi psichiatrici e per questo apparentemente incapace di badare e tutelare in modo adeguato il figlio.
Gli agenti del commissariato Centro di piazza Matteotti dopo un consulto con il magistrato di turno alla procura dei minori hanno trasferito il bebè all'ospedale pediatrico per ulteriori accertamenti, come permette l'ex articolo 403 del codice civile che prescrive una deroga al sistema della tutela dei minori, basato sulla accettazione dell'intervento sociale sul minore da parte dei genitori o sul necessario intervento del tribunale volto a superare la volontà degli esercenti la potestà genitoriale.
Un provvedimento eccezionale che le forze di polizia adottano solo in casi limite, quando il minore è ritenuto moralmente o materialmente abbandonato o si trova esposto, nell'ambiente familiare, a grave pregiudizio e pericolo per la sua incolumità psico-fisica e vi è dunque emergenza di provvedere, la pubblica autorità, a mezzo degli organi di protezione dell'infanzia".
Per questo il minore deve essere collocato in luogo sicuro, in questo caso l'ospedale pediatrico Gaslini, sino a quando si possa provvedere in modo definitivo alla sua protezione.
Questo significa che padre e madre se se non riusciranno a provare di essere in grado di tutelare il figlio si vedranno sospendere la potestà genitoriale e il piccolo sarà affidato ad una struttura.
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