GENOVA -Perseverava a fare il piccolo chimico nonostante avesse oltre ottant'anni e una condizioni psicofisica precaria, per questo un ex professore di chimica di Castelletto con in casa un piccolo arsenale di materiali potenzialmente esplodenti è stato ricoverato in ospedale dalla polizia.
Gli agenti sono arrivati nella casa dell'uomo grazie alla segnalazione dei vigili del fuoco accorsi nell'appartamento per spegnere un piccolo rogo divampato per un corto circuito di un computer portatile.
E' successo dopo le 12 dell'altro giorno.
Spento l'incendio i vigili del fuoco hanno poi notato che in una stanza c'erano flaconi con sostanze chimiche che se combinate erano potenzialmente esplodenti. Da qui l'intervento della polizia scientifica e degli esperti degli artificieri che hanno catalogato tutti i prodotti che sono stati poi posti sotto sequestro e, su direttiva del magistrato di turno distrutti facendoli brillare in una cava sulle alture fra San Fruttuoso e Marassi.
Il chimico in pensione non è stato denunciato perché gli inquirenti che aveva solo bisogno di essere curato e assistito: per lui è scattato un tso, un trattamento sanitario obbligato.
Non era la prima volta che i pompieri e la polizia intervenivano in casa dell'ottantenne già in passato costretto a chiedere l'intervento dei vigili del fuoco per piccoli roghi o nuvole di fumo innescate dalle sue pericolose combinazioni chimiche.
Foto d'archivio
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