Cronaca

L'ultimo turno in un video: dalla centrale operativa e sino a bordo di una "pantera", e il sovrintendente che ha insegnato l'arte della polizia a tante generazioni di agenti, si commuove
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GENOVA -Quarant'anni sempre e solo a bordo delle "volanti", Piero Nicora, il nonno delle reparto di primo intervento della questura di Genova anche se ha solo sessant'anni, domenica dopo l'ultimo turno è andato in pensione con un regalo a sorpresa di tutti gli agenti del primo turno, il suo turno. Un video, un piccolo reality confezionato dagli agenti nelle vesti di videomaker: le immagini partono dalla voce da Dj del capoturno alla centrale operativa della questura e finiscono a bordo della "pantera" delle volanti, l'autista e lui, il capoturno coordinatore, il sovrintendente capo Piero Nicora, detto Barbetta, dal nomignolo con cui lui ha aperto la sua pagina di Facebook.

Piero quando è sceso per l'ultima volta dalla macchina di servizio (arrivata per l'occasione con sirena accesa) si è trovato in un'ala di giovanissimi poliziotti ad omaggiarlo. Come una star, lui che i riflettori li ha sempre rifiutati e anche stavolta non ha voluto raccontarsi con il cronista. Un video che è stato il modo di dire grazie di quei ragazzi in divisa a quel collega "anziano" che gli ha insegnato tanto.

Un video di grande impatto emotivo, non solo per Nicora, che è scoppiato in lacrime.


Genovese, una grande passione che condivide con la moglie per i viaggi in Africa, a Zanzibar, Nicora è entrato in polizia negli anni '80, anche se il padre portuale e sinistra non era contento di questa sua scelta. Piero ha vissuto sempre con grande passione il suo lavoro, dai tempi delle Brigate Rosse, a tutte le tragedie che hanno segnato la storia recente di Genova, le alluvioni, il G8, la caccia al serial killer Bilancia, il crollo di Ponte Morandi, quando fu il primo a consolare Paola Vicini, la mamma di Mirko, l'ultima vittima ritrovata fra le macerie. Una dedizione, quella del sovrintendente, rimasta intatta sino a domenica, l'ultimo turno, l'ultimo "vela", il termine con cui via radio si annuncia la fine del servizio. Una passione quella di Nicora per la polizia, contagiosa e d'esempio, e a cui hanno attinto tanti giovani agenti.


Piero, in divisa sapeva fare tutto, non era lo sbirro da indagini "monstre", o da interventi risoluti, ma la sua più grande capacità è stata quella che forse maggiormente apprezzano i cittadini e difficile da insegnare nei corsi: l'arte del dialogo. L'empatia di capire il modo giusto con cui confrontarsi con chi hai davanti. Duro e senza paura con il delinquente, gentile e disponibile senza preconcetti con chi ha bisogno della polizia, una duttilità non facile da apprendere, plasmata da migliaia di turni di lavoro, notti infinite passate con la sigaretta sempre accesa (quando si poteva fumare) e senza guardare l'orologio, turni in quinta disegnati, alleggeriti dall'amore per il proprio lavoro vissuto sempre senza arroganza, quasi in punta di piedi, l'arma migliore per abbassare la tensione e prevenire i reati, ed è per questo che la questura di Genova, da domenica sera, senza Piero Nicora si sente più sola e forse è anche un po' meno gentile. 

 

 

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