GENOVA - E' indagato per omicidio volontario il marito di Cristina Diac, la donna rumena trovata morta nella sua casa di via Orgiero a Sampierdarena. Secondo gli inquirenti, che lo hanno fermato anche per maltrattamenti, sarebbe stato lui ad ucciderla anche se vanno attesi i risultati dell'autopsia.
L'allarme era stato lanciato alle 13 proprio dal marito e dalla coinquilina che hanno rinvenuto la donna sul pavimento in cucina in un lago di sangue.
Sul posto i medici del 118 che hanno cercato di salvarla, ma è stato tutto inutile, la donna era già deceduta.
Gli investigatori della squadra mobile e della scientifica della polizia giunti sul posto insieme al magistrato di turno Gabriella Marino indagano senza escludere nessuna ipotesi: anche un omicidio preterintenzionale, avvenuto per una lite in seguito a una spinta o un pugno.
Ma la donna potrebbe essersi ferita anche da sola: in seguito ad una violenta caduta dopo avere perso i sensi per un malore.
Gli investigatori della omicidi stanno verificando se corrisponde al vero che donne abusasse di alcolici. Fra lei e il marito, come raccontano i vicini, in passato pare ci siano state molte liti.
L'uomo però ha negato di avere aggredito la moglie.
La verità potrebbe arrivare dalle parole della coinquilina e dall'esito dell'autopsia disposta dal magistrato. Nel frattempo è stato aperto un fascicolo per omicidio volontario. Nelle prossime ore verrà incaricato il medico legale per eseguire l'autopsia.
Nell'abitazione è giunta anche l'ambulanza della Croce Gialla che si occupa del soccorso animali per prelevare un pit bull, due gatti e un criceto di proprietà della coppia: l'appartamento, situato all'ultimo piano del palazzo, è stato sigillato e sottoposto a sequestro.
Via Orgiero già nel 2003 era stata segnata da un omicidio: allora a morire, al civico 13 A, era stato Diego carta, giovane commesso di un porno shop. Per quel delitto erano finiti sotto accusa tre rumeni.
IL COMMENTO
Grazie dei consigli, caro Principe
Il Pd ha i voti e i giovani forti, ma restano i “parrucconi”