Uno foto che vale più di mille parole: è uno scatto che ritrae i rappresentanti dei territori, assieme al loro ministro di riferimento, in prima linea nella battaglia contro il Covid. Ed è anche la foto che mostra, sebbene i politici ritratti appartengano tutti all’area di centro destra, che le diverse sensibilità partitiche contano poco quando in ballo c’è la salute dei cittadini.
Giovanni Toti, Massimiliano Fedriga, Marco Bucci e Maria Stella Gelmini: ovvero i governatori di Liguria e Friuli Venezia Giulia (quest’ultimo è anche presidente della Conferenza delle Regioni), il sindaco di Genova e la ministra che cura, per conto del Governo, il rapporto con le regioni. I quattro esponenti delle istituzioni si sono incontrati questa mattina a Palazzo Ducale, a margine del convegno nazionale sulle dipendenze.
Le regioni, spesso bistrattate alla stregua di enti inutili, hanno dato prova di grande serietà istituzionale nel corso della pandemia: il virus come nemico comune ha spesso portato i diversi presidenti di Regione, espressione di partiti completamente diverse, a parlare con una voce unica. Mentre la politica romana si è spesso divisa tra chiusuristi e aperturisti, tra pro e contro il green pass o il vaccino, dai capoluoghi di regione sono arrivate sempre posizioni ispirate dal buon senso e, soprattutto, dalla realtà dei fatti.
Mentre i parlamentari spesso giocano un ruolo meramente politico, infatti, i presidenti di Regione (e con loro i Sindaci) hanno sempre dovuto fare i conti con i numeri della pandemia: quanti pazienti sono ricoverati in ospedale, quanti di questi sono in terapia intensiva, dove porterà il trend dei contagi. E, di conseguenza, fino a quando il nostro sistema sanitario è in grado di resistere all’onda dei nuovi ospedalizzati? Senza troppi voli pindarici, senza sofismi o filosofie: un bagno di realismo a cui si è aggrappato il Paese per tentare di non sprofondare.
Ed è da queste personalità, quelle ritratte nella foto e quelle che a Genova stamattina non c’erano, come i vari Bonaccini, De Luca, Cirio, Fontana, Sala e molti altri, che è partito il pressing che ha portato il Governo a promuovere l’idea del ‘super green pass’ ed è dagli amministratori locali che continuano ad arrivare iniziative (come le mascherine obbligatorie in molte città italiane) che puntano a cercare di contenere il più possibile la diffusione del Coronavirus.
Un’Italia del fare che sembra in serio contrasto con l’Italia delle parole: comunque la si pensi, l’inazione sarebbe stato un atteggiamento che non ci saremmo potuti permettere. Gli amministratori locali, uomini delle istituzioni, lo hanno capito prima di tutti gli altri.
IL COMMENTO
Fare sindacato non vuol dire che il governo sbaglia tutto
Prima della funivia ridateci salita della Misericordia!