Commenti

1 minuto e 48 secondi di lettura

Nessuno vigilava su Autostrade perché Anas e Ministero negli anni si sono sempre limitati a raccomandare i vari uffici di farlo, ma nessuno effettuava verifiche se i monitoraggi venissero poi realmente svolti.

E' emerso dalla lunga testimonianza al processo per la tragedia di Ponte Morandi di un imputato eccellente, Mauro Coletta, dirigente che per quasi 17 anni quei controlli doveva predisporli prima ai vertici degli uffici Anas poi del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.

Nella sua lunga deposizione che ha occupato l'intera udienza sono emerse tutte le ragioni per cui un viadotto ammalorato dagli anni '90 è stato dimenticato per trent'anni e poi è crollato uccidendo 43 persone che casualmente vi stavano transitando sopra al momento sbagliato.

Il ponte è crollato perchè nessuno controllava l'operato di Autostrade per l'Italia.

La conferma dalle parole di Coletta che svela che prima del 2006, quando a vigilare era ancora Anas, non c'era neanche un ufficio deputato al monitoraggio. Poi nasce l'Invca del Ministero delle Infrastrutture che avrebbe dovuto monitorare e invece si rivela una scatola vuota piena di dipendenti ministeriali che non si sa bene cosa facciano, e di andare a controllare o verificare se altri lo facevano, si guardano bene dal farlo.

Coletta davanti alle domande dei due Pm Cotugno e Airoldi non va mai sott'acqua, non è mai in affanno, perchè pur essendo imputato sembra parlare di omissioni e reati che riguardano altri. Sembra assente o forse solo volare troppo alto per confrontarsi con i problemi dei comuni mortali. Più volte dice che lui le circolari per disporre le verifiche le inviava, ma ammette poi che non si è mai interessato se qualcuno effettuasse quelle verifiche. Non si preoccupa neanche se lo facessero gli ispettori sul territorio, degli uffici ispettivi, propaggini locali del Ministero, che guarda caso in Liguria è finito nella lista degli imputati.
I colleghi di Placido Migliorino, non a caso definito l'anomalia, l'unico tecnico ministeriale affidabile, a cui poi dopo la tragedia del 14 agosto 2018 è toccato l'onere di radiografare tutte le opere ammalorate della Liguria e disporre l'urgente apertura di mille cantieri in contemporanea.
 
Fra le tante chicche del boiardo di stato Coletta quella più bella è stata distillata quasi a fine udienza, "non avevamo neanche i soldi per il carburante...".