Ah, le ferie. Le sogni tutto l'anno e poi quando le vivi scivolano via così rapidamente. In un attimo, siamo a settembre ed è il momento in cui si riparte con il solito tran tran quotidiano. Ed è lì che puntuale arriva la classica domanda: "Come sono andate le vacanze? Dove sei andata di bello?". Una bella usanza che ci riporta a vivere i ricordi felici e a condividere le esperienze vissute quest'estate. E alla mia risposta: "Benissimo, sono rimasta in Liguria", scema subito la curiosità del mio interlocutore. Sì, perché, ammettiamolo, nell'epoca dei social network, dei reel in posti esotici e irraggiungibili, dei selfie con monumenti di città europee o ancor più lontane, delle stories che continuamente ci propongono aperitivi con tramonti indimenticabili stile Santorini, le migliori discoteche a Mykonos, le mangiate a Ferragosto nei rifugi delle Dolomiti, i templi di Bali, i voli per New York, i traghetti per la Sardegna, ti senti inadeguato a restare "a casa", seppur in una regione che attira migliaia di turisti ogni anno. Ed è forse anche per questo motivo che anche io ho preso un volo last minute per Ibiza, per vantare anche io 4 giorni in una meta 'lontana' e per soddisfare quell'aspettativa che ormai tutti hanno di divorare posti nuovi, con anche tre o quattro viaggi all'anno in posti sempre più lontani da sfoggiare sui profili social. Mi ci metto anche io in questa costante aspirazione da travel blogger che sembra caratterizzare i giorni nostri: un tempo l'estate era "stessa spiaggia, stesso posto, stesso bar", oggi è "prendo un volo low cost e domani partirò".
Eppure il resto delle mie ferie l'ho trascorso nella MiaLiguria e forse per la prima volta l'ho vista con occhi diversi, andando a scoprire alcune delle mete più gettonate che mai avevo visitato prima, seppur a qualche km da casa. Ecco perché vi voglio raccontare che per la prima volta ho preso un battello da Santa Margherita per andare a vedere l'inflazionata abbazia di San Fruttuoso di Camogli, che già mi pareva di conoscere dalle foto su Instagram, ma che vista dal vivo fa tutto un altro effetto. E mi sono stupita ed emozionata nello scorgere quel monastero benedettino la cui storia parte ancor prima dell'anno mille, una vera e propria apparizione nella natura rigogliosa e incontaminata del promontorio di Portofino. Il mio stupore era lo stesso dei tanti stranieri che erano a bordo con me: quasi tutti americani, francesi, svizzeri e tedeschi. "I have never seen before water so blue", "Wonderful", "So happy to be here": come dar loro torto? Quasi quasi mi sembrava di vedere anche la piazzetta simbolo de la dolce vita per la prima volta.
E per la prima volta ho deciso di andare alla scoperta della Palmaria, un gioiello verde con vista sulla bella Portovenere. Mi sono persa tra i suoi sentieri e le poesie incise sul legno da chi prima di me si è innamorato di questa isoletta spezzina, un po' ruvida come noi liguri, ma spettacolare e capace di entrarti nel cuore con i suoi scorci, i suoi silenzi, la sua acqua blu e le sue caprette. Mi è bastato un intercity fino alla Spezia e uno dei comodi battellini per raggiungerla in tranquillità e trascorrere una giornata meravigliosa.
Ma vogliamo parlare di Framura? Un tuffo qui annega ogni desiderio di cercare nuovi lidi per le prossime estati. La bellezza della semplicità, un mare incantevole, qualche ombrellone e lettino da affittare in una spiaggia libera attrezzata o l'asciugamano steso all'ombra del ponte della ferrovia. E non ero nemmeno mai stata al tramonto sugli scogli di Mulinetti, un aperitivo indimenticabile dal sapore della focaccia al formaggio. Sì, perché è anche vero che non si mangia mai bene come a casa: e giù di scorpacciate di testaroli al pesto, panigacci, torta di riso, gelato al basilico e ai limoni di Vernazza. Sì, avete capito bene, Vernazza, la 'patria' del cartone Disney Pixar "Luca".
Alle Cinque Terre ero già stata, ma mai in moto, attraversando il famoso Parco delle Cinque Terre. Curva dopo curva, mi sono innamorata: il passo del Bracco, poi Levanto vista dall'alto, poi su attraverso località sconosciute e incantevoli, come Fontona e Legnaro, e infine giù fino ad arrivare ai borghi marinari che - seppur diventati a misura di turista - conservano ancora un grande fascino.
Se ancora non fossi stata convinta della bellezza inaspettata di questa vacanza, ci ha pensato una bella escursione in barca a due passi da quella che per me è casa, la bella Sestri Levante. Il bagno sotto una falesia a Moneglia, il mare blu come velluto che scivola più veloce di notte, la luce delle stelle e della luna a illuminare i piccoli porticcioli... E poi ancora Lerici, Zoagli, ma anche Quarto a Genova, Arenzano e il Ponente fino ad Alassio: tanti ricordi felici che hanno reso quest'estate speciale e che mi fanno capire quanto sia fortunata ad avere "il paradiso a due passi da casa". Senza dimenticare anche il divertimento, con le notti a ballare nei locali della riviera che - anche se "questa non è Ibiza" - hanno il loro perché.
Ma anche quest'anno è arrivato settembre e con lui la fine delle ferie. Restano ancora tanti luoghi da esplorare nella lunga lista che mi ero appuntata: si va da Santo Stefano d'Aveto alla Grotta dei Falsari, dalla scalinata di Monesteroli alla Baia dei Saraceni... Il bello? Poter continuare a scoprirli nei prossimi weekend, continuando un po' a vivere l'atmosfera di questa vacanza, una delle più indimenticabili di sempre.
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IL COMMENTO
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