GENOVA-Questa volta la nuova puntata di Dynasty m ha addirittura una portata millenaria.
Racconta la storia della famiglia Castelbarco, alla quale bisognerebbe aggiungere una vera sfilza di altri cognomi accumulati nella storia per culminare in quello genovese dei Gropallo, acquisito più di recente.
E', appunto, una incredibile storia millenaria, perché incomincia intorno al 1100 in un castello dell'Alto Adige e arriva fino ai nostri giorni, attraversando secoli e secoli non solo della storia italiana, ovviamente, ma anche di quella europea.
E' una vera stirpe nobiliare che attraversa ogni grande vicenda dal profondo medioevo al terzo Millennio, mantenendo gli stessi connotati di identità famigliare, arricchendosi di vicende e personaggi ricchi di storia e tradizioni, fino ad arrivare ai Castelbarco di oggi, al principe Cesare, al fratello, il conte Marcello e alle loro famiglie, ben presenti negli avvenimenti di oggi con presenze e ruoli che confermano la forza di quella lunga storia, il valore dei principi tramandati attraverso ogni tipo di rivoluzione, guerra, cambiamento, passaggio tra Stati, Signorie, Comuni, perfino poteri ecclesiastici e ordini monastici.
E' appunto una vicenda affascinate, che abbiamo raccontato, partendo da quel castello in Alto Adige, passando per la fedeltà a grandi famiglie come gli Sforza e tante altre, attraversando conquiste, guerre, sconfitte, grandi possedimenti e poteri in esercizio sotto tante corone e con imprese leggendarie. Spesso eroiche.
Il racconto in tv ha anche la forza delle immagini delle importanti residenze che i Castelbarco tutt'ora posseggono con grande prestigio. A Genova la villa dello Zerbino, vero gioiello nel cuore di Circonvallazione a Monte, dove la famiglia ha abitato grazie alla parentela Gropallo fino a poco tempo fa.
E nei pressi di Vigevano la Sforzesca, una grande tenuta che era il territorio di caccia di nientemeno che Ludovico il Moro Sforza nel 1648 e che ora è una grande possedimento con tanto di chiesa patronale sotto l'ala Castelbarco e attività agricole.
I personaggi che reggono questa lunga storia con la forza della tradizione, ma anche con la classe dei tempi moderni sono, appunto, il principe Cesare Castelbarco Albani Gropallo della Sforzesca e suo fratello il conte Cesare.
Cesare è ancora una figura centrale nella vita economica sociale di Genova e di Milano. Ha ricoperto e ricopre ruoli importanti tra i quali anche quello nel porto genovese del presidente del Consorzio Multipurpose, della Filse, la Finanziaria regionale, della presidenza di Carige, è console del Lussemburgo in Genova e gestisce una storica agenzia marittima e la presidenza di banche nel milanese.
Uomo di grandi relazioni e riconosciuta saggezza porta quasi con leggerezza l'importanza di questa lunga e complessa storia.
Suo fratello ha sulle spalle la Sforzesca, una vera impresa economico-sociale-agricola, su un territorio che fu in parte disegnato niente meno che da Leonardo da Vinci, quando si trattava di dare un assetto idraulico alle terre della grande tenuta in riva al fiume Ticino.
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