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Il cambio delle frequenze tv è stato al centro della puntata di questa settimana di "Tiziana & Cirone". Intervenuto in studio, il nostro editore Maurizio Rossi ha avvertito: "Da mesi dico: attenzione che da maggio arriva una problematica nuova, mal spiegata da tutto il sistema televisivo, da governo e ministero. Era stato detto che bisognava cambiare televisore o mettere decoder per continuare a vedere la tv ed era un messaggio falso. In realtà il cambiamento arriverà in due tempi: ora c'è il cambio frequenze, ma la tecnologia resta la stessa. Per i programmi HD, certo, serve fin d'ora avere televisori HD: con questo passaggio noi trasmetteremo solo in HD. Il problema del decoder si porrà dall'anno prossimo, in data ancora da definire, quando verrà cambiato sistema tecnologico: la compressione del segnale sarà maggiore per dare spazio a un maggior numero di emittenti. Questa compressione comporterà l'obbligo di avere un decoder nuovo. Oggi siamo al cambio delle frequenze, già iniziato in Italia, in altre regioni, noi siamo una delle ultime regioni che fa questa transizione delle frequenze. Prima ogni emittente aveva la sua frequenza".

"Avevo lottato in Senato - ricorda - perché si arrivasse a un operatore di rete. Nella telefonia, per esempio prima c'era solo la SIP, poi si è scissa in due società, una che gestisce gli impianti e una fornitrice di contenuti. Dopo questo passaggio noi non gestiremo più gli impianti, in Liguria lo farà EI Tower, noi affitteremo una porzione della banda e questo segnale verrà portato in giro per la Liguria. Il passaggio di frequenza è il problema di cui noi parliamo oggi".

"Trentacinque tecnici impegnati nel cambio delle frequenze dormono negli hotel per evitare che restino bloccati nel caos delle autostrade liguri" così Roberto Magnano, direttore delle vendite dell'area broadcast di Ei Towers, la società che gestisce in Liguria il cambio di frequenze legate al passaggio al nuovo digitale terrestre. Intervenuta a Primocanale da Tiziana&Cirone ha spiegato come per evitare che i tecnici impegnati nelle operazioni in questi giorni abbiano preferito dormire nelle vicinanze dei ripetitori proprio per scongiurare ritardi causati dalle code determinate dai tanti cantieri sparsi lungo le autostrade della Liguria.    

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