
Presidio davanti al consiglio comunale nel pomeriggio per i lavoratori dei minibar sui treni intercity, seguiti dai sindacati del settore trasporti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Fast, Orsa. Si tratta di 16 giovani genovesi, e di altre 9 colleghi a Milano, rimasti senza lavoro e senza ammortizzatori sociali dopo il taglio al servizio e la liquidazione della società che aveva il servizio dei "carrellini" di cibo e bevande in appalto. Il consiglio comunale di Genova e la giunta faranno il possibile per fare pressione sui parlamentari dei vari partiti per sensibilizzare il governo sul caso. Il presidente del consiglio comunale Federico Bertorello e i capigruppo di alcuni dei partiti di maggioranza e opposizione hanno dato la disponibilità in tal senso. L'aula ha anche approvato un ordine del giorno all'unanimità sul tema. La crisi determinata dalla pandemia ha determinato la riduzione dei viaggiatori a bordo dei treni a lunga percorrenza, e il conseguente crollo degli incassi dei carrellini che fornivano il servizio ristoro. Ad oggi, con la ripresa dei flussi e con la stagione estiva alle porte queste giustificazioni perdono consistenza.
La decisione di Trenitalia infatti ha lasciato a casa i lavoratori coinvolti nel servizio che ad oggi sono rimasti senza lavoro e senza ammortizzatori sociali a causa dei ritardi dell'Inps. Nei giorni scorsi alcuni lavoratori avevano scritto direttamente al sindaco di Genova, ricevendo come risposta un generico impegno a preparare "un piano d'azione" con alcuni suoi assessori.
A fronte di questo impegno i sindacati avevano chiesto di incontrare i capigruppo per illustrare i contenuti della vertenza e trovare soluzioni condivise con la Regione Liguria, titolare del trasporto ferroviario regionale, a sostegno dei lavoratori e del servizio.
"Presto il ministro Giovannini incontrerà la Regione per parlare dell'inserimento di nuovi treni sulle tratte liguri per ovviare al problema del sovraffollamento - spiega Laura Andrei, Filt Cgil - sarebbe importante se in quella sede si riuscisse a riaprire anche la partita di questi lavoratori".
IL COMMENTO
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