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Allarme dell'architetto presidente del Municipio Bassa Val Bisagno: "Ripartire subito con i lavori"
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Genova - "Solo lo scolmatore del Bisagno permette di mettere in sicurezza Genova da altre alluvioni: per questo la sospensione dei lavori per possibili infiltrazioni mafiose è molto grave".

Il grido di allarme il giorno dopo lo stop dei lavori per possibili infiltrazioni mafiose del cantiere dello scolmatore del Bisagno è di Massimo Ferrante architetto, presidente del Municipio Bassa Valbisagno, uno dei massimi esperti delle opere idrauliche che servono per scongiurare altre tragiche alluvioni nella vallata.


Abbiamo incontrato Ferrante in via Moresco, dove il torrente Fereggiano confluisce nel Bisagno, la sua disanima parte dalla scheda tecnica degli scolmatori: "Quello più piccolo del Fereggiano è già attivo da anni e contribuisce ad alleggerire la portata del Bisagno, fu finanziato dal governo Monti e dal comune con 45 e 25 milioni. Solo lo scolmatore del Bisagno però ci mette al riparo da alluvioni, si tratta di una galleria di quasi dieci metri di diametro che smaltisce 125 metri cubi d'acqua al secondo. Senza questo canale e grazie al Fereggiano e alla nuova copertura sul Bisagno arriviamo a smaltire fino a mille metri cubi al secondo ma non siamo coperti dalla grande piena che arriva in media ogni 200 anni e che può portare sino a 1300/1500 metri cubi d'acqua, onde devastanti che non sappiamo quando potranno arrivare".



"Per sottolineare l'importanza dello scolmatore del Bisagno  - rincara Ferrante - basti dire che lo attendiamo dalla prima tragica alluvione del 1970, quando ci furono morti e distruzione, disastri che si sono ripetuti nel 2011, l'anno dei sei morti, e nel 2014. Per questo è importante che lo scolmatore del Bisagno possa essere concluso al più presto: senza questa opera Genova e la Val Bisagno sono ancora esposta a disastrosi alluvioni".

Ferrante conclude precisando che la sicurezza non deve fare derogare dai controlli anti mafia: "Qualcuno di recente ha provato a ipotizzare di sveltire le procedure delle grandi opere con meno verifiche, sarebbe un regalo alle associazioni mafiose, lo stop che arriva dalla prefetto di Salerno per lo scolmatore del Bisagno lo conferma".

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