
Verrà aperto al più presto un tavolo tecnico di emergenza dedicato al caso dei cattivi odori avvertiti nel quartiere della Foce, che negli ultimi giorni si respirano anche in Albaro e Carignano.
Nella mattinata di venerdì, in Procura si è svolto un vertice dedicato a una problematica che persiste da mesi e per la quale era già stata aperta un'indagine: il procuratore capo Nicola Piacente, i pm Federico Manotti e Andrea Ranalli hanno incontrato i rappresentanti di Prefettura, Arpal, vigili del fuoco, Asl3, l'assessora comunale all'Ambiente Silvia Pericu e la polizia locale. L'incontro era finalizzato a sollecitare gli enti affinché trovino una soluzione.
Task force per scoprire l'origine
L'obiettivo è quello di individuare l'origine dei miasmi e capire se vi siano criticità per i lavoratori del depuratore di Punta Vagno, tanto da dover essere necessario dotarli di dispositivi di protezione .
Lo stesso depuratore potrebbe essere l'origine dei cattivi odori, ipotesi inizialmente scartata. Al momento la Procura non ha disposto il sequestro dell'impianto perché, come spiega il capo Procuratore Piacente "in questo caso il rimedio sarebbe stato peggiore del male, in quanto avrebbe neutralizzato tutti i processi di depurazione della città di Genova".
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Comune di Genova scrive ad IRETI
A seguito dell’incontro di questa mattina, il Comune di Genova ha obbligato formalmente a Ireti, gestore dell’impianto, "di intervenire immediatamente per fermare la causa delle emissioni e ripristinare le condizioni di normale esercizio del depuratore."
Sarà la stessa amministrazione, secondo quanto concordato in Procura, a monitorare costantemente la situazione sotto il coordinamento dell’assessora comunale all’Ambiente, Silvia Pericu, per giungere a una rapida soluzione del disagio.
Rischio per la salute
Un mistero che persiste ormai da quasi due mesi: tantissime le segnalazioni arrivate dai cittadini al Municipio Medio Levante, i cui rappresentanti negli ultimi giorni avevano sollecitato una risposa da parte dei tecnici sugli eventuali rischi per la salute della popolazione. Non era mancata, tra le tante denunce, quelle di chi accusava bruciore agli occhi dovuto alla forte puzza.
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