
Si aspettavano il piano di Amt nel dettaglio invece i vertici dell'azienda di trasporto pubblico di Genova e dell'area metropolitana nell'incontro avuto questo lunedì 20 ottobre hanno presentato ai sindacati le linee guida su cui si baserà il piano che punta su tre elementi: il primo punta sulla rivistazione della politica tariffaria con l'annunciata introduzione del valore Isee, il secondo la rivalutazione dei contratti di servizio in essere, il terzo si basa sull'efficentamento interno. Su questo terzo punto i sindacati hanno ribadito che "non devono essere toccati i salari". Qui il piano dell'azienda è quello di abbattere i costi di esercizio senza impattare sugli stipendi dei lavoratori. Un piano che dovrebbe dunque basarsi sul tourn over dei dipendenti.
Le tempistiche: il 22 il piano presentato al Cda
La riunione ha permesso di stabilire i tempi delle prossime tappe: mercoledì 22 ottobre il piano sarà presentato al consiglio d'amministrazione, entro la fine del mese sarà portato all'assemblea dei soci per l'approvazione. L'obiettivo del piano è quello di uscire dalla crisi aziendale entro il 2026. Nel mentre non è stata affrontata nel dettaglio la questione del rialzo dei costi delle tariffe. Resta l'attesa da parte degli utenti visto che il prossimo 31 ottobre scadrà la misura. Il Comune aveva comunicato che prima della scadenza le nuove tariffe sarebbero state comunicate.
Sindacati preoccupati
Nel mentre i sindacati hanno chiesto e ottenuto per martedì 21 ottobre un incontro con il direttore finanziario di Amt per avere delle delucidazioni su alcuni numeri. Edgardo Fano, segretario della Faisa Cisal, al termine dell'incontro commenta: "Per noi l'aspetto fondamentale è che la politica di efficentamento si basi sul tourn over. Una puntuale e corretta dimesione del propblema ci aiuta a ricercare le soluzioni percorribili". "La preoccupazione è ancora alta - spiega Antonio Vella, segretario della Fit Cisl -. Dalle linee trasmesse non si evince quali sono i reali numeri stabiliti, per nopi la preooccopazione è la stessa del primo giorno. Questo piano indutriale non ci rende tranquilli".
Una preoccupazione, quella dei sindacati, che si basa su più punti: su tutto il timore del ridimensiomaneto del servizio. L'azienda nel corso della riunione ha spiegato che non verrà fatta una rimodulazione del servizio. Ma il timore dei sindacati è che questo porti a far saltare alcune corse "con il rischio che tra un autobus e l'altro si possano verificare attese anche di 20 minuti persino sulle linee principali" spiega Vella della Fit Cisl.
Ugl proclama quattro ore di sciopero
Nel mentre il sindacato Ugl, vista la situazione, ha proclamato per il 10 novembre uno sciopero di quattro ore. "La situazione che vive il personale 'tutto' è molto difficile. Abbiamo chiesto piccole cose per migliorare le condizioni di lavoro, peraltro a costo zero, purtroppo dobbiamo scioperare perché la direzione aziendale non condivide le nostre priorità" spiega Roberto Piccardo, segretario Ugl Fna.
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IL COMMENTO
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