Attualità

56 secondi di lettura

"Ci sono interessi enormi dietro, il governo ha preso questa decisione e tutti gli apparati dello Stato si stanno allineando: la Procura ha dato l'ok al patteggiamento, la Corte Conti ha dato via libera, siamo in un Paese un po' meno giusto e siamo tutti un po' più poveri". Così, ai microfoni di Primocanale, il senatore Mattia Crucioli, che sulla decisione della Corte dei Conti puntava come possibile freno a una compravendita giudicata penalizzante per la comunità e premiante per i Benetton.
"Draghi e i suoi ministri - spiega - hanno offerto importi stratosferici per una società che aveva tutte le spade di Damocle penali e amministrative, è stata pagata più del prezzo di mercato e tutti gli organi si sono allineati. A breve ci sarà il piano economico finanziario che consentirà al nuovo gestore di pagare gli extracosti dell'acquisto dai Benetton e dagli altri".
"La reazione di sdegno dovrebbe coinvolgere le parti politiche, ma a Roma sono tutti coinvolti, tutti sotto lo stesso governo. Qui da noi, del resto, Comune e Regione hanno accettato gli spiccioli offerti da Aspi senza provare a quantificare l'ammontare complessivo del danno".