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Al cimitero di Staglieno anche il sottosegretario alla difesa Stefania Pucciarelli
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GENOVA-Oggi la cerimonia di commemorazione al cimitero di Staglieno per il 150esimo anniversario della morte di Giuseppe Mazzini, morto il 10 marzo del 1872. Una giornata in cui si sono ricordati anche altri genovesi che hanno svolto un ruolo di spicco nell'Unità di Italia, della quale oggi ricorre il 161 anniversario.

In rappresentanza del Governo alla cerimonia ha preso parte il sottosegretario alla difesa, la senatrice Stefania Pucciarelli: "Quest'anno in maniera particolare i valori trasmessi dal Tricolore, dalla nostra Costituzione, dall'Unità d'Italia sono ancora più sentiti per ciò che sta avvenendo, perché il conflitto tra Russia e Ucraina è a una distanza breve rispetto a noi, ci tocca da vicino. Oggi più che mai dobbiamo ricordare quello che è il valore della nostra democrazia, quello che è il valore della libertà e quelle che sono state le conquiste che sono state fatte a costo della vita di tutti quelli che ci hanno lasciato in eredità la nostra Italia. Oggi più che mai vale la pena ricordare e cercare di evidenziare ancora di più i sacrifici che sono stati fatti per portare l’Italia a essere quel paese così bello in cui noi possiamo vivere e cercare ancora di più di riflettere su quello che sta accadendo a casa nostra".

L'importanza del contributo dei genovesi nell’impresa è stata sottolineata anche dal sindaco di Genova Marco Bucci: "Quest'anno in maniera particolare i valori trasmessi dal Tricolore, dalla nostra Costituzione, dall'Unità d'Italia sono ancora più sentiti per ciò che sta avvenendo, perché il conflitto tra Russia e Ucraina è a una distanza breve rispetto a noi, ci tocca da vicino".

"Staglieno è un luogo della memoria, ma è anche il luogo dove pensare al futuro - ha aggiunto il presidente dell’Associazione Nazionale Mazziniana Italiana Michele Finelli -. Mazzini è stato capace di tracciare una strada che ancora oggi ci dà tante risposte ai problemi che ci pone la contemporaneità. Il suo è un patriottismo universale che dovrebbe valere per tutti, basato sul principio dell’umanità e non sul nazionalismo. Il valore dell’umanità è il principio centrale e universale, accompagnato dal dovere, sempre accompagnato ai diritti. Tra i principi mazziniani anche dialogo e confronto con tutti. Oggi un nuovo Mazzini non basterebbe, servirebbero più mazzinesimo e più politiche scolastiche che mettano al centro la storia. E tanti Mazzini. Siamo orgogliosi del rinnovo della convenzione con il Comune di Genova per mantenere la sede nazionale qui in città".