Quel 17 agosto del 2005 la Liguria per alcune ore della giornata fu di fatto divisa in due. Nascosto tra gli scogli di Recco era stato trovato un ordigno di fabbricazione italiana risalente alla Seconda guerra mondiale del diametro di circa un metro e mezzo che occorreva far brillare. Dalle 8.30 del mattino Recco divenne una città fantasma: deserta, con 1200 residenti sfollati, traffico interrotto e deviato sulle alture circostanti, spazio aereo chiuso, bloccato anche quello ferroviario e disagi per tutti. L'operazione era già stata tentata alcuni giorni prima ma poi interrotta per colpa di un nubifragio che si era abbattuto sulla Liguria che rischiava di mettere a repentaglio la vita dei subacquei impegnati. Quel giorno invece tutto andò bene e alle 12.29 la bomba venne fatta brillare con una carica di esplosivo plastico determinando un muro d'acqua che raggiunse i 100 metri d' altezza e un'onda d'urto che si sentì fino a un chilometro di distanza. Il servizio dell'Archivio storico fa riferimento ai preparativi per quella giornata.
Dall'archivio storico di Primocanale, 2005: ordigno bellico a Recco
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di Dario Vassallo
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