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Alessandra Clavarino irigente dell'Ufficio scolastico provinciale di Genova analizza la situazione. In Liguria la dispersione si attesta al 10,2%, a livello nazionale è al 10,5%
2 minuti e 30 secondi di lettura
di Andrea Popolano

In Liguria la dispersione scolastica si attesta intorno al 10,2%, dato di poco migliore rispetto alla media nazionale che sale al 10,5%. In tutto in Liguria gli studenti della scuola dell'obbligo sono oltre 90mila, quelli iscritti al primo anno della scuola primaria circa 9mila.

Regione Liguria ha sottoscritto un accordo a supporto delle scuole liguri e degli enti di formazione in materia di competenze trasversali, di orientamento e didattica attraverso l'avvio di progetti pilota che prevedano l'utilizzo dell'intelligenza artificiale. È la misura approvata in Giunta per valorizzare la collaborazione attraverso iniziative sperimentali con l'obiettivo di prevenire la dispersione scolastica, anche con metodologie innovative a favore delle scuole e degli Istituti di formazione professionale.

Ecco quando inizia il rischio dispersione scolastico 

Alessandro Clavarino, dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale di Genova fa il quadro della situazione e spiega quando inizia la dispersione: "I primi momenti critici iniziano già dalla scuola dell'infanzia quando si acquisiscono delle capacità di tipo cognitivo e sociale che possono facilitare l'apprendimento. Poi queste situazione vanno avanti nella scuola primaria dove si acquisiscono competenze fondamentali come la lettura, la scrittura, il calcolo e la capacità di socializzare. Dove mancano questi elementi si costruiscono i presupposti per la dispersione". L'altro momento critico, spiega il dirigente scolastico, è durante il passaggio dalla scuola media alle superiori. "Con un orientamento fatto bene il rischio diminuisce, poi contribuiscono diversi fattori come elementi famigliari, culturali, economici o altri come la difficoltà degli spostamenti" spiega Clavarino.

La scuola e l'intelligenza artificiale

Nella scuola di oggi una vera e propria rivoluzione è stata portata dall'intelligenza artificiale ormai sempre più usata da docenti e studenti. Ma ci vuole attenzione. "Se si utilizza l'intelligenza artificiale come sostituto dello studio non va bene, la IA deve aumentare le possibilità allo studente, permettere loro di facilitare e approfondire lo studio senza sostituirsi all'insegnante" spiega Clavarino.

Obiettivo far scendere di oltre un punto percentuale la dispersione scolastica entro il 2030

"Vogliamo lavorare per diventare un esempio virtuoso a livello nazionale ed essere una regione trainante verso il raggiungimento dell'obiettivo PNRR, che prevede un tasso pari o inferiore al 9% entro il 2030 - spiega l'assessore regionale alla Scuola e alla Formazione Simona Ferro - Attraverso questo accordo vogliamo avviare azioni sperimentali nel campo dell'orientamento precoce fin dalle scuole medie, con azioni pilota che sfruttino tutte le nuove tecnologie applicabili al mondo dell'istruzione e della formazione".

I sistema di istruzione e formazione professionale

Contro la dispersione Regione Liguria punta a rafforzare il sistema di istruzione e formazione professionale (leFP) già messo in campo grazie al lavoro degli Enti accreditati, in quanto una delle leve individuate per combattere il fenomeno dell'abbandono. Gli iscritti nell'anno scolastico 2024/2025 a questi percorsi sono stati 3.968, di cui 1.947 ai percorsi triennali presso gli Enti di formazione, 1.198 ai percorsi triennali presso gli Istituti professionali di stato e 823 agli enti di formazione.

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