"Senza la pace il mondo non ci piace" un coro fortissimo ripetuto incessante dai tantissimi bambini scesi in piazza a Genova per ricordare gli 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. In mano i cartelli dei tanti Paesi che oggi vivono in mezzo alle guerre: dalla Palestina all'Ucraina ma anche Mali, Nord del Mozambico, Burkina Faso e tanti altri. Il testa lo striscione con la scritta 'la pace è il futuro'.
Centinaia e centinaia i bambini che hanno animato e colorato le strade di Genova per la Marcia per la pace dei bambini e ragazzi delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado della città metropolitana di Genova. Una giornata di ricordo e sensibilizzazione voluta e organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio dal titolo “Facciamo la pace?!”.
La manifestazione ha raccolto i più piccoli, i loro insegnanti e gli educatori attorno alla memoria delle ferite dei conflitti di ieri e di oggi e promuovere tra le nuove generazioni il ripudio della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Sulla scorta dell’evento che, lo scorso anno, ha portato in piazza a Genova circa 2000 bambini e ragazzi con i loro insegnanti, questa commemorazione vuole essere un grande monito, che ricordi a tutti, l'assurdità della guerra.
Al termine del corteo, in piazza De Ferrari l'intervento degli anziani genovesi testimoni della seconda guerra mondiale e giovani profughi fuggiti da regioni in guerra. Letta una breve dichiarazione di pace scritta dai bambini delle “Scuole della Pace” di Sant’Egidio.
Sergio Casali della Comunità di Sant'Egidio spiega quanto è importante tenere alta l'attenzione: "La presenza dei bambini ci permette di ricordare quanto è importante non dimenticare quella pagina di storia. Genova ha visto tanti bombardamenti e non si può dimenticare. La guerra sta tornando e ricordare è fondamentale".
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