
Sciopero dei lavoratori del comparto metalmeccanico di Genova e della Liguria che chiedono, a livello nazionale, il rinnovo del contratto collettivo. A Genova presidio davanti allo stabilimento ex Ilva di Cornigliano. L'obiettivo dei lavoratori è quello di riaprire un tavolo di trattativa sul rinnovo del contratto di oltre un milione e mezzo di lavoratori metalmeccanici, circa 25 mila su Genova, 40 mila in Liguria.
Dalla mattina presidi davanti ai varchi portuali Giano, Etiopia e davanti alle principali realtà del settore presenti nel territorio come Fincantieri, Ansaldo, Hitachi, Leonardo, Wurth, nell'area di Erzelli Siemens, Liguria Digitale, Esaote con i lavoratori che hanno fatto un corteo da Erzelli fino a Leonardo. In sciopero con presidio anche i lavoratori delle aziende del Tigullio.
Il contratto di lavoro è scaduto lo scorso giugno. Ma le trattative sono completamente ferme. La piattaforma di Federmeccanica si basa su circa 15 punti che risultano essere molto distanti dalle richieste dei lavoratori: si parla di aspetti legati al welfare, alla sicurezza sul lavoro, alle misure di salvaguardia, alle ditte di appalto e benefit flessibili. I sindacati chiedono come base un aumento di almeno 240 euro per far fronte al caro vita di questi anni legato all'inflazione. In media un operaio metalmeccanico di quinto livello in Italia guadagna 1800 euro, si parla di un quasi un 30% in meno rispetto alla media europea.
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