"Io voglio tornare a casa, al mio Paese, domani...".
Ha le lacrime agli occhi Maria, fra le più giovani e le più attive volontarie ucraine che lavorano nella chiesa di Santo Stefano punto di ritrovo della comunità ucraina, dove si raccolgono, si sistemano e si inviano gli aiuti destinati a chi è sotto le bombe.
Insegnante di musica, Maria, arrivata in Italia appena un anno fa, parla con gli occhi lucidi, "impossibile pensare a una guerra nel 2022" sottolinea, e dice che il suo cuore è in Patria, con i genitori e i nipotini. Alla fine trova ringrazia tutti i genovesi "per quanto state facendo per noi".
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