KIEV - "E' rimasto aperto un solo supermercato che chiude prima dello scattare del coprifuoco, l'acqua è già finita e per il pane ci sono code lunghissime". Costantino Passalacqua, il cittadino ligure a Kiev, racconta durante Tiziana&Cirone la situazione vicino alla sua abitazione nella capitale dell'Ucraina assediata dagli attacchi dei russi.
"Viviamo in un clima di incertezza e di paura di essere colpiti anche noi" spiega Passalacqua, ristoratore originario di Lerici che da anni vive con la moglie a Kiev. Come tanti cittadini si è rifugiato negli scantinati e nei garage.
"Siamo circa 15 persone, ci sono anziani, bambini e famiglie. Andarmene? Mia moglie è un'insegnante e non vuole lasciare i suoi alunni, lei li chiama i suoi bambini. E io mia moglie non la lascio certo sola. I bambini provano a giocare poi però si rattristano".

Nella giornata di oggi in Bielorussia è previsto un nuovo incontro tra diplomatici russi e ucraini per cercare di trovare una mediazione. Nel frattempo a Kiev le sirene suona in continuazione e annunciano gli attacchi. Si è entrati nel settimo giorno di guerra. L'occidente continua a sanzionare la Russia.
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