Attualità

1 minuto e 49 secondi di lettura

Celebrazioni in tutta la Liguria per la giornata dedicata alla memoria delle donne e uomini morte nelle foibe. Dal Ponente al Levante si è svolto il ricordo per non dimenticare la triste pagine di storia.

"Una pagina buia della nostra storia, da ricordare senza pregiudizi e strumentalizzazioni" sottolinea il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti via social in occasione che ricorda i massacri delle foibe e l'esodo giuliano dalmata al termine della Seconda Guerra Mondiale. "Contro l'odio folle e ogni negazionismo, per evitare che sul sacrificio di quelle vite cali un silenzio inaccettabile. L'Italia non deve dimenticare, noi non lo faremo", esorta.

"Oggi l'Italia celebra il Giorno del ricordo per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe; dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. Genova dedica questa giornata a quanti esodati, in quel tempo, sono arrivati nella nostra città. Ricordiamo le mille difficoltà che ognuno di loro ha dovuto affrontare nel ricostruire lontano da casa una nuova vita. La nostra città ha rappresentato per molti di loro una nuova opportunità, una riscossa al sacrificio e alla sofferenza patiti" ha scritto in una nota il sindaco di Genova Marco Bucci.

Anche a Rapallo la giornata del ricordo. Nell’occasione il sindaco Carlo Bagnasco ha deposto una corona d’alloro all’ingresso del Cimitero di San Pietro presso il monumento a loro dedicato. Particolarmente toccante il silenzio suonato dal Corpo Bandistico Città di Rapallo. Insieme al primo cittadino presenti Fabio Nardi dell’associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, il vice sindaco Pier Giorgio Brigati, il presidente del Consiglio Mentore Campodonico, una nutrita rappresentanza dell’amministrazione comunale, di tutte le autorità e associazioni militari.

"Chi minimizza o addirittura nega l'eccidio delle foibe uccide due volte. I massacri e l'esodo dalmata-giuliano sono una pagina di storia che per troppi anni l'Italia ha voluto dimenticare. E' nostro dovere difendere la memoria di tutti coloro che hanno sofferto o pagato con la vita la sola colpa di essere donna o uomo italiano. Quelle persone meritano ed esigono di essere ricordate" dice in una nota il deputato della Lega Edoardo Rixi, componente Commissione Trasporti e responsabile nazionale Infrastrutture del partito.