GENOVA - I lavoratori della grande distribuzione organizzata questo sabato 30 marzo in Liguria aderiscono allo sciopero nazionale indetto dai sindacati per rivendicare il rinnovo del contratto collettivo scaduto da oltre 4 anni. Si tratta di "uno sciopero dei lavoratori del comparto commercio afferente a Federdistribuzione". Tra i marchi più noti aderenti ci sono Ikea, Oviesse, Esselunga, Arcaplanet, Acqua&sapone, Coin, Carrefour, Conbipel, Dm, In's, Marr, Obi, Pam, Penny, Tecnomat, Zara e molti altri. La mobilitazione è stata proclamata a livello nazionale da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs per chiedere il rinnovo del contratto di lavoro scaduto nel 2019.
"Sono 3,5 mila i lavoratori interessati a Genova - spiega Silvia Avanzino, segretario generale della Fisascat-Cisl Genova -. Ci sono quattro associazioni datoriali, l'unica rimasta senza rinnovo è Federdistribuzione che già nella tornata precedente aveva ritardato di quasi 3 anni e mezzo. Noi non intendiamo far dividere la platea non solo come retribuzione ma soprattutto come parte normativa".
Nicola Poli, segretario generale Filcams Cgil Genova spiega che "la motivazione dello sciopero è la rottura della trattiva con Federdistribuzione. Trattativa che non si è potuta concludere perché hanno sì accettato un aumento salariale da noi ritenuto dignitoso ma hanno scaricato parte di quei costi sui nuovi assunti precarizzando l'acceso al mondo del lavoro e dequalificando gli stessi nuovi assunti, questo è inaccettabile".
Marco Callegari, segretario organizzativo Uiltucs Liguria analizza: "Vogliamo arrivare al contratto, anche alla luce del fatto che in altri tavoli sono stati sottoscritti i contratti importanti sia dal punto di vista economico che normativo. Chiediamo forte responsabilità a Federdistribuzione affinché venga firmato un contratto nazionale che dia un risultato economico".
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