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CERVASCO - Il vicepresidente del Consiglio regionale Armando Sanna ha partecipato, in rappresentanza della Regione, alla cerimonia commemorativa della strage avvenuta il 23 marzo 1945 a Cravasco da parte dei soldati tedeschi. Quel giorno 17 prigionieri politici furono fucilati per rappresaglia dopo la morte di nove militari tedeschi in uno scontro a fuoco, avvenuto il giorno prima, con i partigiani della "Brigata Balilla".

"L'eccidio di Cravasco, uno dei crimini di guerra più efferati commessi nel territorio genovese - ha detto Sanna a margine della commemorazione - non è stato dimenticato in 79 anni: oggi la memoria di quanti si sacrificarono per gli ideali di pace, giustizia e libertà è più viva che mai. Erano ragazzi ventenni, uomini di mezza età, operai, tecnici, lavoratori: persone comuni che non si tirarono indietro quando le circostanze chiamarono a difendere la libertà di tutti. Furono prima imprigionati a causa del loro impegno, e poi assassinati per una vile rappresaglia. Li abbiamo ricordati oggi, come già gli anni scorsi, per rendere loro omaggio e perché le cronache di guerra attuali ci ricordano, purtroppo, che anche in queste ore qualcuno è messo di fronte alla necessità di scegliere tra perdere la vita o la libertà".

La cerimonia è iniziata davanti alla chiesa di Cravasco, frazione del Comune di Campomorone: alla celebrazione della messa è seguita la deposizione delle corone, poi il saluto del sindaco di Campomorone Giancarlo Campora e l'orazione commemorativa del presidente dell'Ilrsrec Giacomo Ronzitti.