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Bufera per il consorzio Research, azienda capofila dell’appalto per la realizzazione dello scolmatore del Bisagno di Genova. Il Consiglio di Stato, infatti, ha accolto il ricorso il ricorso presentato dai ministeri competenti e dalla Prefettura di Salerno contro la decisione dello  scorso luglio del Tar di Salerno che annullò l’interdittiva antimafia disposta nei confronti del “colosso” delle costruzioni. A questo punto i lavori che da programma sarebbero dovuti terminare nell'aprile del 2025 si sono ovviamente fermati. 

"Ora vogliamo sapere come dobbiamo comportarci - commenta il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti - anche perché non possiamo avere un cantiere che si ferma ogni due giorni. Chiederemo all'Avvocatura dello Stato se è necessario risolvere il contratto immediatamente o se occorre aspettare una nuova pronuncia giudiziaria per avere una parola definitiva o altro".

"Non sono certo un fan del consorzio, credo che all'inizio bisognava prendere delle direzioni differenti - il commento del viceministro ai Trasporti Edoardo Rixi - detto questo, bisogna anche che ci sia una giustizia uguali e si coordinino i tribunali del Paese, non possono esserci interdittive diversa a seconda del tribunale. Quando si vanno a fare appalti pubblici bisogna garantire innanzitutto su opere importanti come lo scolmatore del Bisagno che al primo punto ci sia la realizzazione dell'opera a salvaguardia dei cittadini".