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Giovedì vertice con la segreteria dell'assessore al Bilancio Piciocchi. In alcuni casi però si tratta di smottamenti avvenuti in aree private a cui spettano i lavori e i costi per il ripristino e messa in sicurezza
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GENOVA - Focus sulla situazione delle frane che interessano il territorio di Genova in consiglio comunale. Sono diverse le situazioni di criticità: da via Trossarelli a Struppa a via Amarena e via Imperiale a San Fruttuoso passando per via del Chiappazzo a Marassi fino alla data situazione di Murta dove da tempo la strada in via Massuccone Mazzini ha ceduto costringendo a impostare un senso unico alternato regolato da impianto semaforico.

La consigliera Laura Gaggero ha chiesto di fare il punto sulla situazione frane e quali misure di monitoraggio intende affrontare il Comune, tra le ipotesi anche quella di creare una commissione ad hoc. A rispondere al posto del vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi è l'assessore Mauro Avvenente: "La frana che si è verificata in via Amarena ha visto il cedimento del muraglione dell'istituto Contubernio d'Albertis, di proprietà dell'asilo a cui competono i lavori di ripristino. Si tratta di un soggetto privato. E' stata fatta una valutazione sulla strada pedonale che non ha subito danni e di conseguenza è stata dichiarata praticabile".

Altra situazione riguarda la frana di via Trossarelli a Struppa. "C'è stata una valutazione da parte dei tecnici - spiega Avvenente -, è difficile prevedere gli sviluppi. I tempi per il ripristino dovrebbero essere rapidi ed eseguibili grazie a un accordo quadro. Giovedì 7 marzo ci sarà un incontro dell'assessore Piciocchi per quantificare il costo di somma urgenza degli interventi".

La consigliera Gaggero chiede che anche le nuove situazioni createsi nelle ultime ore entrino nell'incontro che l'assessore avrà con la sua segreteria. Come ad esempio via del Chiappazzo dove la strada è stata interdetta alla circolazione veicolare e pedonale da via del Fossato sino alla chiesa Sacra Famiglia.

Altra strada privata chiusa è quella di via Imperiale nelle alture di San Fruttuoso, anche in questo caso la strada ha ceduto e una parte del muraglione è crollata all'interno di un giardino in un condominio privato.

Poi c'è la questione della frana a Crevari in via alla Bigna avvenuta nel 2014. La strada è stata chiusa nell’ambito delle opere compensative della Gronda, per un tempo sufficiente a riconfigurare la viabilità della zona. Il 4 marzo i tecnici sono intervenuti per verificare la situazione e hanno notato come la frana "ha eroso la massicciata stradale e si è reso necessario un transennamento di 15 metri per garantire una larghezza della carreggiata adeguata a consentire il transito veicolare, oltre a un limite di peso di 2 tonnellate per i veicoli in modo da non gravare eccessivamente sul cedimento stradale in atto" spiega ancora Avvenente. Giovedì 7 marzo il tema verrà affrontato dall'assessore ai Lavori pubblici e Bilancio Piciocchi.

Un'altra situazione riguarda la frana di via Trensasco. In questo caso il proprietario è un lettone di cui non si hanno notizie.