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GENOVA - L'autodifesa può salvare la vita: in un momento in cui l'emergenza femminicidi occupa le prime pagine dei giornali e in cui i dati testimoniano di donne vittime di violenza ogni giorno, sabato 2 marzo, si terrà un incontro aperto a tutti dal titolo "Emergenza Femminicidi – Come l'Autodifesa può Salvarti la Vita. Consigli Utili di Sopravvivenza". Appuntamento alle ore 16:00 al SeaYou Pavilion. 

L'iniziativa è stata promossa da Marina Genova, con il sostegno della Questura di Genova e di tre centri antiviolenza genovesi, nonché del centro polisportivo Vita di Genova Albaro, che organizza corsi di autodifesa femminile tenuti da istruttori esperti. L'obiettivo principale dell'evento non è quello di discutere analisi teoriche sui femminicidi, ma piuttosto di fornire alle donne conoscenze pratiche, aiuto e consigli concreti per affrontare situazioni di estremo rischio.

Giuseppe Pappalardo, amministratore delegato di Marina Genova, ha sottolineato l'urgente necessità di affrontare il problema dei femminicidi: "Come Marina Genova, dove peraltro le donne rappresentano gran parte del nostro personale, abbiamo sentito il dovere di fare rete con le realtà che sul territorio genovese contrastano la violenza sulle donne”.

L'evento si aprirà con un omaggio alle donne vittime di femminicidio, a cura della Scuola di danza Nuova Alacritas. Successivamente, interverranno Giuseppe Pappalardo e Davide Balbi, responsabile della Divisione Anticrimine della Questura di Genova, che parlerà del ruolo della polizia nel contrastare la violenza sulle donne. Sergio Mori, presidente del Centro Polisportivo Vita di Genova Albaro, presenterà i corsi di autodifesa femminile, ideati per affrontare aggressioni violente sia in ambito domestico che in luoghi pubblici, tenuti da istruttori esperti del SID - School of Israeli Defense di Milano. Sarà inoltre evidenziato il lavoro fondamentale svolto dai Centri Antiviolenza, con interventi di Paola Campi, Margherita Ferro e Manuela Caccioni, responsabili di vari centri antiviolenza genovesi. L'incontro si concluderà con una sessione di domande, approfondimenti e contributi da parte del pubblico presente, promuovendo così una discussione aperta e partecipativa su un tema così importante e attuale come la violenza sulle donne.