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GENOVA - Torna in consiglio comunale il tema dello Skymetro della Val Bisagno a Genova, l'opera di prolungamento della metropolitana da Brignole fino a Molassana. In Aula a Tursi presentata una delibera in cui la giunta propone al consiglio comunale di "apporre il vincolo preordinato all'esproprio sugli immobili interessati dal progetto di realizzazione dell’opera 'Skymetro – Prolungamento della linea Metropolitana in Val Bisagno', come da piano particellare di esproprio, relazione tecnica ed elenco ditte e connessi stralci cartografici allegati, nonché di dichiarare la pubblica utilità dell’opera; di ridurre la zona di rispetto cimiteriale in funzione della realizzazione della nuova opera pubblica; di dare mandato alle direzioni competenti per gli adempimenti connessi al presente provvedimento". Lunedi in commissione è andata in scena un'accesa discussione e l'opposizione critica i tempi ristretti per la valutazione del documento.

Dunque è soprattutto il tema degli espropri necessari per la realizzazione dell'opera a finire al centro della delibera. Il Comune è pronto a stanziare 2,8 milioni di euro. Intanto resta il problema della doppia curva a "S" all'altezza di via Canevari sopra il Bisagno per collegarsi con la stazione Brignole è sotto osservazione con il Comune che ha chiesto di cambiare quella parte del progetto. Al momento ci sono alcune ipotesi al vaglio. L'obiettivo di Tursi è avviare i lavori entro maggio 2024 per avere l'opera pronta a metà 2027. Il costo dell'opera si aggira intorno ai 545 milioni già coperti come più volte riferito dal Comune.

Il progetto prevede il prolungamento della linea metropolitana esistente con una nuova tratta sopraelevata rispetto all’asse stradale esistente, lunga circa 6,9 km, con sei nuove stazioni oltre a quella esistente di Brignole. Dal progetto è prevista la diramazione dalla linea esistente con due nuovi deviatoi a est della stazione Brignole, all’inizio dell’attuale tronchino di inversione dei treni.

Secondo il progetto è previsto che "la nuova linea si porta per un brevissimo tratto in sponda sinistra con una curva planimetrica sul binario interno, per poi raccordarsi con un’opera di scavalco del Torrente Bisagno e passare alla sponda destra. Da qui, con un’ulteriore curva planimetrica, il tracciato si porta lungo argine. La linea prosegue poi in questa configurazione fino alla successiva stazione Romagnosi. Subito a nord di quest’ultima stazione il tracciato si porta di nuovo in sponda sinistra, attraversando il Bisagno in corrispondenza della copertura esistente all’altezza dello stadio L. Ferraris, sfruttando l’ingombro delle strutture già realizzate. Da qui in poi la linea si tiene in sponda sinistra dove è prevista l’ubicazione delle stazioni Parenzo, Staglieno, Guglielmetti, San Gottardo e Molassana.

Secondo il progetto poi in corrispondenza della stazione di Molassana è previsto un polo intermodale, con parcheggi per auto private e stalli per l’attestazione di linee bus urbane ed extraurbane. In corrispondenza della stazione di Staglieno è prevista altresì un ulteriore area adibita a parcheggio che ospita anche il locale tecnico di servizio alla stazione stessa. L’intervento prevede infine aree funzionali alla cantierizzazione dell’opera.