Attualità

"Non vogliamo realizzare una semplice funivia ma un'opera d'arte, iconica, che si inserisca bene nel contesto e che sappia fare della nostra città una città all'avanguardia" ha dichiarato il vice sindaco Pietro Piciocchi
1 minuto e 45 secondi di lettura

GENOVA - Un parere favorevole ma col retrogusto amaro: dalla Soprintendenza è arrivato l'ok per la realizzazione della funivia che collegherà la Stazione Marittima a Forte Begato ma sono state richieste modifiche ad alcune stazioni e ai piloni che potrebbero portare ad un rifacimento da zero del progetto, finanziato con 40,5 milioni di fondi Pnrr a scadenza 2026.

Per quanto riguarda le fermate, quella della Staziona Marittima di fronte alla villa del Principe va "ridisegnata migliorandone il profilo architettonico, ridotta al minimo ingombro possibile anche in termini di altezza", inoltre è stato chiesto di evitare "funzioni non essenziali che possano determinare anche un ingiustificato aumento di volume" e i "parapetti in vetro riflettente". Dubbi anche sulla fermata intermedia del Lagaccio, per cui "si suggerisce il ridisegno complessivo della stazione con linee che si inseriscano più armoniosamente nel contesto paesaggistico".

Bocciatura anche per alcuni piloni: il sostegno S1 che verrebbe costruito nell'area Asl del Lagaccio dovrebbe essere alto 42 metri rispetto a via Avezzana e 72 rispetto a via del Lagaccio, troppi secondo la Soprintendenza per cui va "ridisegnato nelle sue forme, come gli altri piloni, ridotto in altezza e nel suo ingombro". Questo ridimensionamento potrebbe portare ad un problema relativo alle norme di sicurezza antincendio, per cui il fondo della cabina della funivia e il tetto degli edifici sorvolati devono mantenere una distanza di almeno 35 metri. Più facilmente risolvibile il problema del sostegno S4, che si troverebbe nel tratto tra il Lagaccio e Forte Begato su un crinale ad un'altezza di 291 metri e "appare in contrasto con la disciplina del Parco delle Mura".

"È molto importante che la Soprintendenza abbia dato il suo contributo, suggerendo e indicando dei miglioramenti progettuali - ha dichiarato il vicesindaco di Genova e assessore alle Opere Pubbliche Pietro Piciocchi -. Siamo contenti che questo sia avvenuto perché noi non vogliamo realizzare una semplice funivia ma un'opera d'arte, iconica, che si inserisca bene nel contesto e che sappia fare della nostra città una città all'avanguardia. Le indicazioni della Soprintendenza per noi sono positive e ci permettono di realizzare un'opera migliore. Questo parere non è una bocciatura, è un parere favorevole con alcune modifiche da apportare