GENOVA - La morte del senza tetto di 72 anni ha riacceso le luci sul problema delle persone senza fissa dimora. Sono tanti e mancano i posti letto per poter accogliere tutti (Leggi qui).
E allora è utile creare un sistema di sorveglianza territoriale. In questo senso sono tante le associazioni che ogni giorni lavorano per portare un aiuto. "Se un cittadino vede una persona in difficoltà durante la giornata può segnalarlo alla croce o alla polizia locale mentre di notte ci sono i volontari che fanno i giri notturni che incontrano le persone in difficoltà e portano coperte, pasti e bibite calde oltre a verificare il loro stato di salute" spiega Monica Boccardo, coordinatrice emergenza freddo Caritas Genova.

I posti letto stanno aumentando ma ancora non sono sufficienti. "Altre realtà stanno mettendo a disposizione dei posti, dall'11 dicembre ci saranno anche quelli della parrocchia di San Tommaso - spiega Boccardo -. Già a dicembre abbiamo messo a disposizione i nostri 35 posti letto che ora sono tutti occupati. Come Caritas abbiamo una lista di nomi di persone che ci hanno chiesto aiuto. Siamo in costante contatto con l'amministrazione pubblica per trovare delle soluzioni per capire chi è fuori da questa lista e trovare un posto per tutti".
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