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SAVONA - "Il convegno di oggi all’ospedale San Paolo di Savona ha avuto un grande significato perché abbiamo voluto lanciare una “sfida” all’assessore regionale alla sanità Angelo che ringraziamo per la sua presenza alla nostra tavola: facciamo un patto per valorizzare i professionisti della sanità ligure”, spiegano il segretario generale della CISL FP Liguria Gabriele Bertocchi e Giovanni Oliveri, Responsabile Territoriale CISL FP Savona.

“Bisogna lavorare in questa precisa direzione per dare il giusto riconoscimento economico ma anche una qualità migliore dal punto di vista del benessere lavorativo con nuove assunzioni di personale a Savona ma in tutta la Liguria”, spiegano ancora Bertocchi e Oliveri. “I percorsi di valorizzazione dei professionisti della salute nei nuovi modelli organizzativi dei servizi sociosanitari”.

È stato questo il titolo del convegno organizzato dalla CISL Funzione Pubblica Liguria presso la Sala Convegni dell'Ospedale San Paolo di Savona. Dopo i saluti del Segretario Generale CISL Liguria Luca Maestripieri e l’introduzione di Giovanni Oliveri, Responsabile Territoriale CISL FP Savona. è iniziata la tavola rotonda moderata da Luisa Berberis, giornalista de Il Secolo XIX, hanno partecipato l'Assessore Regionale alla Salute Angelo Gratarola, il Commissario Straordinario Asl 2 Michele Orlando, il Direttore Socio Sanitario ASL3 Isabella Cevasco, il Direttore Socio Sanitario Asl2 Monica Cirone, il Responsabile della Formazione Asl2 Massimo Bona e il Segretario Generale Cisl Funzione Pubblica Liguria Gabriele Bertocchi.

“Stiamo vivendo un contesto in continuo cambiamento, dove ci si deve confrontare con un inevitabile e costante adeguamento del modello sanitario, a fronte di una evoluzione tecnologica e di un differente approccio nel rapporto paziente - presidio ospedaliero - rete territoriale, che però non deve prescindere da un forte investimento in nuove assunzioni di personale per garantire adeguati organici alle strutture, e investimento economico sulle professioni sanitarie, con obbiettivo di salvaguardare la qualità delle prestazioni e l'universalità del servizio pubblico da garantire alla popolazione”, concludono Bertocchi e Oliveri.