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La 'Bactrocera oleae', più comunemente conosciuta come mosca dell'olivo, è stata effettuata a Lucinasco nell'entroterra di Imperia
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LIGURIA - La prima prova in Liguria di utilizzo dei droni agricoli per la difesa fitosanitaria a basso impatto contro il parassita-chiave dell'olivo: la 'Bactrocera oleae', più comunemente conosciuta come mosca dell'olivo, è stata effettuata a Lucinasco nell'entroterra di Imperia.

Alla dimostrazione, coordinata dal Centro di sperimentazione e assistenza agricola della Camera di commercio delle Riviere di Liguria, ha assistito un nutrito gruppo di olivicoltori, tecnici e ricercatori, assieme ai rappresentanti delle istituzioni locali.

"È un importante passo avanti per l'innovazione in olivicoltura, che si inserisce nel contesto più ampio del percorso di sostegno della Regione Liguria alla sostenibilità ambientale ed economica delle attività agricole - commenta il vice presidente della Regione Alessandro Piana -. Un modo di raccogliere fattivamente le sfide dell'agricoltura 4.0 che prevede l'introduzione di prodotti a bassa tossicità e il loro impiego sicuro, in questo caso a difesa delle nostre olive".

Il presidente del Consorzio di tutela dell'olio Dop Riviera Ligure Carlo Siffredi sottolinea che il drone sarà impiegato "in terreni agricoli difficilmente accessibili da terra da parte agli operatori e dalle macchine, dove la disponibilità di acqua, il veicolante utilizzato per la distribuzione dei prodotti fitosanitari, è molto limitata. Sono questi gli scenari applicativi in cui i droni possono essere utilmente introdotti".