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Il presidente degli Industriali: "Una bella notizia Una bella notizia per tutti i settori produttivi e per lo sviluppo dei nostri porti"
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Altri 50 milioni per riconvertire e riqualificare le imprese dell'Area di crisi industriale complessa del Savonese. Li prevede l'Accordo di programma firmato nella sede dell'Unione Industriali della Provincia di Savona. Trenta arrivano dal Governo con risorse del Fondo della Crescita Sostenibile e attraverso Invitalia. Venti dalla Regione con fondi europei per lo sviluppo regionale. I 50 milioni si sommano ai precedenti stanziamenti pubblici superiori ai 50 milioni (32 governativi e 21,5 regionali) che hanno generato un investimento complessivo sul territorio di 70 milioni e circa 400 nuovi posti di lavoro. Alla firma erano presenti in videoconferenza il ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini, il ministero delle Imprese Adolfo Urso e il commissario straordinario dei porti di Genova e Savona Paolo Piacenza.

I nuovi fondi regionali saranno così ripartiti: 15 milioni per interventi nelle aree con attività produttive in crisi e per mitigare gli effetti delle transizioni industriali su individui e imprese; 3 milioni saranno per la ricerca e innovazione tecnologica; 2 milioni sono per la creazione d'impresa. "Il documento rappresenta il futuro dell'intera provincia. E' un segnale importante dell'attenzione del Governo su un'area che troppo a lungo ha sofferto la crisi economica e industriale. Stiamo vivendo una fase di ripresa, che guarda alla vocazione industriale di aree come la Valbormida e a quella turistica e portuale". L'area comprende 21 Comuni: Altare, Bardineto, Bormida, Cairo Montenotte, Calizzano, Carcare, Cengio, Cosseria, Dego, Giusvalla, Mallare, Millesimo, Murialdo, Osiglia, Pallare, Piana Crixia, Plodio, Roccavignale, Vado Ligure, Quiliano, Villanova d'Albenga. "A differenza di tante chiacchiere questi sono atti concreti in favore di un territorio - spiega l'assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti - Con questi nuovi 20 milioni di euro dei 50 stanziati, Regione Liguria farà come al solito la sua parte, accompagnando con bandi specifici, gli investimenti produttivi, gli interventi di ricerca e sviluppo industriale e la creazione di impresa del savonese e della Valbormida".

"Oggi si è concretizzato un risultato che porterà sul territorio nuovi investimenti - spiega Angelo Berlangieri, presidente dell'Unione Industriali di Savona - Una bella notizia per tutti i settori produttivi e per lo sviluppo dei nostri porti. Stiamo parlando infatti di un'area dalle forti potenzialità, che ha però bisogno di una spinta per la piena ripresa socioeconomica. Mi riferisco in particolare al completamento di infrastrutture di supporto come la bretella Carcare-Predosa e lo svincolo di Savona, che possano fare uscire il comprensorio da una condizione di arretratezza. La nostra struttura è già a disposizione delle imprese per la produzione delle adeguate candidature, anche per le pmi, in grado di contribuire a una solida ripartenza della provincia".

In videconferenza è intervenuta da Roma Ilaria Cavo di Noi moderati, vicepresidente della commissione Attività produttive della Camera dei deputati. “La firma di oggi certifica quanto il sistema regionale e nazionale continui a credere e a investire sul savonese e sulla Valbormida: un nuovo accordo di programma per il rifinanziamento delle aziende dell'area di crisi complessa è il frutto di mesi di dialogo e confronto tra il territorio e il Governo che oggi vale 50 milioni di euro. Il cofinanziamento di Regione Liguria (20 milioni) e del ministero delle Imprese e del Made in Italy (30 milioni) darà alle aziende del savonese la possibilità di attingere a nuovi finanziamenti (o di scorrere la precedente graduatoria) soprattutto nel segno dell'occupazione, dell'innovazione, della ricerca e della creazione di nuova impresa. Il Mimit, al quale mi sono trovata in questi mesi a rivolgere puntuali interrogazioni in merito, ha mantenuto gli impegni presi sia sul fronte finanziario che nelle tempistiche dando a questo territorio, insieme a Regione Liguria, l’attenzione, il segnale forte e la risposta incisiva che meritava".