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Claudio Rossi, ingegnere, lotta per ottenere che lo Skytram non si fermi a Molassana
52 secondi di lettura
di Miv

Ha lavorato per una vita all'Ansaldo occupandosi di metropolitane di mezza Europa, compreso quella di Genova, e ora che è in pensione per evitare la beffa che la futura metropolitana sopraelevata della Valbisagno chiamata Skytram arrivi sino a Molassana, e non sino a casa sua, a Struppa, ha dovuto formare un comitato.

Claudio Rossi ha già ottenuto rassicurazioni dall'assessore alla Mobilità di Tursi Matteo Campora e dal sindaco Marco Bucci, ma prima di cantare vittoria spera che le promesse si tramutino in realtà con la modifica del progetto: "La futura Skytram, se mai verrà alla luce, come per beffa, è stata progettata per arrivare a Molassana, dimenticandosi di diecimila persone che vivono a Struppa, che dista solo tre chilometri, e di tante altri abitanti, circa 30 mila, dei comune della parte alta della Val Bisagno e pure della Val Fontanabuona".


"Noi insistiamo - ribadisce Rossi - perché chi patisce maggiormente della mancanza di collegamenti veloci con il centro sono gli abitanti che vivono più lontano dal centro, come appunto noi di Struppa e gli abitanti dei comuni dell'entroterra".  

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